Assoluzione (con il rito abbreviato) per Ciro Cesarano, figlio di Alfonso, defunto re delle pompe funebri dell'area flegrea ritenuto contiguo al clan Polverino di Marano. Cesarano junior era accusato di intestazione fittizia aggravata dal metodo mafioso, illecita concorrenza e di aver aggirato i provvedimenti emessi alcuni anni fa dalla prefettura di Napoli. Il prefetto aveva infatti fermato la sua azienda - La Fenice - con una interdittiva antimafia.
Cesarano, difeso dagli avvocati Luigi Senese e Fabio Segreti, aveva - secondo l'accusa - utilizzato ditte di comodo per aggirare i provvedimenti della prefettura e bypassare le interdittive. Molte aziende, alla luce di quella inchiesta condotta dai carabinieri di Marano, furono sequestrate dalla Procura di Napoli. Ad assolvere Cesarano il gip Girardi in forza al tribunale di Napoli.