Coronavirus, Ischia blindata a Pasqua. I sindaci: «Staniamo i furbi con il drone»

Veduta di Forio dal Monte Epomeo nel Comune di Serrara Fontana
Veduta di Forio dal Monte Epomeo nel Comune di Serrara Fontana
di Ciro Cenatiempo
Mercoledì 8 Aprile 2020, 15:53
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«Chiunque sta programmando di venire a trascorrere tra i boschi di Serrara Fontana Pasqua e pasquetta cambi programma. In caso contrario trascorrerà domenica e lunedì, e oltre, in quarantena per 14 giorni, chiusi in casa esattamente come stiamo facendo tutti noi. Non permetteremo a nessuno di vanificare gli sforzi di tutti i cittadini. Saranno intensificati i controlli e utilizzeremo anche il drone sui punti dove solitamente si trascorreva la pasquetta». L’ingegnere Rosario Caruso, sindaco del Comune più alto dell’isola verde, Serrara Fontana, meta consueta di migliaia di habitué delle escursioni fuori porta della settimana santa, va ancora all’attacco per bloccare l’arrivo di ospiti «non desiderati» in questo periodo. Dopo la pubblicazione dell’ordinanza sottoscritta anche dai sindaci di Ischia e Forio che, di fatto, blinda l’isola fino al 13 aprile, la guardia resta molto alta: «è necessario e indifferibile confermare ogni ulteriore misura di contrasto, di prevenzione e di contenimento sul territorio comunale del diffondersi del virus COVID-19 ribadendo le limitazioni peraltro già previste per i provenienti dall’estero, dalle altre regioni o da chi manca dall’isola da più di 48 ore, confermando l’assoluto divieto per i proprietari di seconde case sul territorio comunale o residenti, in esse non domiciliati abitualmente, nel corso della settimana santa e fino al 13 aprile di raggiungere Ischia e le case di villeggiatura». Insomma, sbarchi out per i proprietari di seconde case sul territorio comunale o residenti, in esse non domiciliati abitualmente. Altrimenti fioccheranno le sanzioni per i trasgressori e «il reimbarco ad horas a loro spese» per i porti di Napoli o Pozzuoli. 
Il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, spiega che «tale misura assolutamente non vuole essere figlia di rigurgiti discriminatori o di inospitalità ma diretta conseguenza dell’emergenza sanitaria e delle conseguenti politiche di isolamento e contenimento sociale. Le forze dell’ordine vigileranno il puntuale rispetto dei dispositivi vigenti. Abbiamo anche – aggiunge - reso obbligatorio, per lasciare la propria abitazione, per circolare per strada o per entrare in un esercizio commerciale l’uso della mascherina o di altro presidio atto a garantire il contenimento di contagi. Rispettiamo le misure imposte a tutela della salute di tutti».
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