Ischia, assalto alle coste: l'isola verde sceglie il giro di vite

Ischia, assalto alle coste: l'isola verde sceglie il giro di vite
di Massimo Zivelli
Mercoledì 24 Giugno 2020, 08:30 - Ultimo agg. 13:26
4 Minuti di Lettura

Da un weekend, l'ultimo, contrassegnato dai controlli serrati e dalle multe elevate dai carabinieri alle imbarcazioni ormeggiate abusivamente nel mare dell'area marina protetta, all'altolà del Regno di Nettuno, che punta a ristabilire il rispetto delle regole di accesso. E da sabato prossimo scatteranno anche i divieti di sbarco e circolazione dei veicoli a motore immatricolati in Campania. Se Ischia può veramente imboccare la strada quantomeno di una ripresina del settore turistico (evitando quel tracollo che invece si ipotizzava fino a qualche settimana prima), questa passa anche attraverso le decisioni di non rinunciare alle regole pur di favorire ulteriori afflussi di vacanzieri. Stop al caos di barche e auto quindi, nonostante la forte crisi del momento e la tentazione di tanti che invece avrebbero chiuso volentieri un occhio di fronte all'invasione delle auto nei centri urbani, e alla sosta selvaggia delle barche lungo arenili, baie e calette.
 

 

Il dibattito torna dunque sulle regole. Parchi boa per l'ormeggio dei natanti da diporto e videosorveglianza per tenere sotto controllo tutto il perimetro dell'Area Marina Protetta delle isole di Ischia e Procida. Se ne parla inutilmente da un decennio nelle stanze che ospitano la sede del Regno di Nettuno e adesso il «cerino» passa nelle mani di Antonio Miccio. Il sorrentino infatti, già direttore tecnico della AMP di Punta Campanella, dopo un periodo di gestione commissariale del Regno di Nettuno operata a scavalco, da alcuni giorni è ufficialmente insediato alla guida del disastrato ente che governa il mare attorno alle isole del Golfo. «I campi boa sono uno strumento necessario per la sopravvivenza di ogni area marina protetta, sia dal punto di vista gestionale e finanziario che sotto il profilo ambientale, perché apportano nuovi introiti alle casse dell'ente e al tempo stesso sono strumenti di regolamentazione che consentono di debellare la sosta selvaggia e abusiva che fa danni anche all'ambiente marino stesso», dice Miccio, il quale tuttavia sa benissimo che non ci sono i fondi necessari per coprire la spesa. Negli anni scorsi il ministero dell'Ambiente ha messo a disposizione non più di 200mila euro a fronte del milione che il direttore calcola si debba investire per dotare Ischia e Procida di ben 7 campi boa. La partita è dunque aperta e Miccio sta valutando a quali fonti di finanziamenti attingere. «Nel 2017 - ricorda Miccio - grazie a fondi del ministero degli Interni quello per l'Ambiente fece realizzare sistemi di videocontrollo in tutte e 12 le AMP delle regioni meridionali. Esiste quindi un sistema pronto ad operare, che però non è stato collegato a una centrale unica operativa, come era nelle intenzioni di partenza. Ho inviato al ministero formale richiesta affinchè per il Regno di Nettuno il sistema di rete venga provvisoriamente affidato a carabinieri e Guardia Costiera per garantire i video controlli».
 

E saranno operativi da sabato 27 giugno e fino al 31 ottobre prossimo i divieti di sbarco e circolazione sulle isole di Procida, Ischia e Capri, per i veicoli immatricolati in Campania. Con due mesi di ritardo rispetto alla norma, comunque giustificati dalla lunga attesa per la fine della fase di emergenza del covid-19, la Prefettura ha dunque pubblicato i decreti emanati dal ministero dei Trasporti.
Nei prossimi tre mesi sarà operativo lo stop ad auto, moto e scooter intestati a cittadini residenti in Campania (i veicoli immatricolati nelle altre regioni italiane o all'estero potranno sbarcare e circolare come sempre liberamente), e sono previste anche le consuete deroghe concesse dal ministero. Quella che autorizza lo sbarco e circolazione (ma per un solo veicolo) a chi sulle isole è proprietario di una casa delle vacanze e ancora, per quanto riguarda la sola isola d'Ischia, quella prevista a particolari condizioni per ben quattro comuni su sei: e cioè Forio, Casamicciola, Barano e Serrara Fontana / Sant'Angelo. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA