Ischia, il gran rogo dell'Epomeo:
le fiamme sfiorano resort dei vip

Ischia, il gran rogo dell'Epomeo: le fiamme sfiorano resort dei vip
di Massimo Zivelli
Sabato 20 Agosto 2022, 09:46
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Ore di tensione e preoccupazione l'altra notte a Forio sul versante di sud ovest del Monte Epomeo, per un incendio appiccato da piromani, che ha sfiorato alcune case e un resort turistico. Fiamme appiccate ben oltre il calar delle tenebre, alimentate da un forte vento di scirocco e con i pompieri che si sono subito trovati in serie difficoltà, perchè il rogo è divampato su di un'area che non è stato possibile raggiungere con gli idranti. Ed è stato così che non trovando alcun ostacolo sul proprio cammino, e spinte dalla forza del vento caldo del sud, le fiamme si sono sviluppate sulla parte alta di Montecorvo, per poi risalire, lungo un canalone, la china dell'Epomeo, e arrivare a lambire, un paio di centinaio di metri più su, il dirupo di Serrara.

L'altra notte ad Ischia è andato dunque in scena l'ennesimo atto vandalico. Un rogo nel corso del quale è andata letteralmente distrutta una porzione di macchia mediterranea lungo i canaloni che scendono sul versante a sud ovest del Monte Epomeo e che vigili del fuoco e volontari della protezione civile hanno cercato di contrastare come potevano, non riuscendo a intervenire in maniera diretta ed efficace, se non nell'ultima parte dell'incendio, quando le fiamme si sono allargate su di una area più agevolmente controllabile. Il rogo per alcune ore è stato ben visibile dal basso e lungo la fascia costiera, ma è dalla zona alta di Montecorvo che lo spettacolo è stato più impressionante e gli effetti collaterali dell'incendio più devastanti. Dense nuvole di fumo hanno reso l'aria irrespirabile per chi abita in zona e per i clienti della tenuta C'est La Vie (ex tenuta Cantine Muratori): sia quelli che alloggiano nelle lussuose suite di questa che è considerata una delle perle turistiche dell'isola, sia per le decine di clienti esterni che anche l'altra sera avevano prenotato la cena al ristorante grand gourmet della struttura, o semplicemente una degustazione sulle terrazze panoramiche di vini pregiati e doc del noto marchio toscano. «L'incendio è divampato a poca distanza dell'ingresso della nostra tenuta e poi si è sviluppato verso la parte alta», è il racconto della proprietaria, l'avvocato bresciano Lucia Velia Moraschi: «La tenuta è stata letteralmente invasa dal fumo e si faceva fatica a respirare mentre fiamme continuavano a salire a poche decine di metri di distanza. Poi il vento di scirocco ha deviato le fiamme verso località Frassitelli e la parte bassa di Serrara, distruggendo tutto. Abbiamo trascorso alcune ore fra disagi e preoccupazione perchè in pratica le fiamme ci hanno quasi circondato: prima dal basso, poi sulla nostra destra e infine dall'alto, ai Frassitelli, dove sono state finalmente spente».



Come da triste copione quindi, gli incendiari seriali confermano di saper scegliere alla perfezione sia il luogo che il momento adatto per ribadire la loro maniacale presenza distruttiva. Come è anche accaduto in occasione di questo ultimo episodio di follia infatti, i piromani hanno atteso la giornata in cui soffiasse di nuovo il vento di scirocco, entrando in azione in uno dei pochi punti del Monte Epomeo dove è praticamente impossibile a causa della natura frastagliata del terreno accedere con le autopompe e scatenando le fiamme dopo il tramonto, quando cioè anche gli elicotteri spegni-fiamme della protezione civile, per ovvi motivi di rispetto delle norme di sicurezza, non possono più levarsi in volo e operare dall'alto laddove non si riesce da terra.

«Il nuovo incendio divampato sul monte Epomeo ha distrutto ettari di macchia mediterranea - accusa il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli - infliggendo un durissimo colpo all'intera isola d'Ischia.

A una decina di giorni di distanza da un altro rogo, scoppiato a Panza, torniamo a fare i conti con le fiamme che lambiscono le case, creando il panico tra le famiglie residenti, e cancellano un patrimonio naturale inestimabile di un'isola famosa in tutto il mondo proprio per i suoi tesori paesaggistici. Bisogna immediatamente verificarne le cause, la natura dolosa e se ci sono eventuali legami tra i due episodi», chiede il consigliere dei Verdi: «Purtroppo la mano dell'uomo a Ischia ha già creato disastri inconcepibili con la distruzione sistematica di preziose aree naturali e paesaggistiche. Occorre fare rete tra tutti coloro che amano questa terra per impedire nuovi episodi simili e difendere l'Isola Verde dall'attacco scriteriato di speculatori e devastatori senza scrupoli».

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