Ischia, la guerra in Ucraina affossa il turismo: «7 milioni di fatturato in meno nel 2022»

Ischia, la guerra in Ucraina affossa il turismo: «7 milioni di fatturato in meno nel 2022»
Ischia, la guerra in Ucraina affossa il turismo: «7 milioni di fatturato in meno nel 2022»
Giovedì 5 Maggio 2022, 18:17
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Anche Ischia, l'isola verde, si trova a fare i conti con la guerra in Ucraina e il bilancio, in termini di calo dei turisti, è drammatico. Nell'ultimo anno prima del Covid, il 2019, l'isola contava infatti oltre 14 mila arrivi in dodici mesi e 150.000 presenze - vale a dire le notti trascorse nelle strutture ricettive - di turisti russi, che davano linfa al turismo del lusso ischitano: hotel e ristoranti stellati, boutique, ville di pregio e tour operator specializzati nell'accoglienza degli ospiti di lingua russa. Oggi, tutto questo è un miraggio. «Prima del covid i turisti russi rappresentavano il 20% della nostra clientela», racconta Elena Leonessa, general manager del gruppo alberghiero che possiede gli hotel Excelsior e Moresco, amatissimi da quel tipo di clientela. «Adesso nessuno può dire con precisione quanto perderemo in termini percentuali anche perché le prenotazioni non sono cancellate ma sospese, ma il danno sarà comunque notevole».

Per Saverio Presutti, uno dei soci di Sud Italia tour operator specializzato nel mercato russo, i conti sono invece già fatti: «Credo che per il 2022 perderemo almeno 7 milioni di euro di fatturato. A giugno, ad esempio, avremmo ospitato in una villa in collina a Forio un matrimonio di alto livello che si sarebbe svolto prima a Mosca e poi sull'isola, ma a marzo ci hanno chiamato per dirci che era cancellato: parliamo, solo per queste nozze annullate, di un buco di diverse decine di migliaia di euro che peserà anche su taxi boat, fiorai, allestitori e taxi. Abbiamo dovuto cancellare anche la festa della Russia, un party bellissimo che organizzavamo da anni il 12 giugno - giorno dell'indipendenza russa - a cui partecipavano almeno 500 ospiti, compresi diplomatici, autorità e vip vari. Resteranno sfitte anche le tante ville di prestigio che, specie a luglio ed agosto, erano prese in affitto nei luoghi più belli e riservati dell'isola, come Zaro o Cartaromana, dimore di prestigio fotografate sulle riviste di arredamento e del costo di diverse decine di migliaia di euro a settimana. «Rinunciare in toto ai russi sarà un problema per diversi ischitani», dice Luca Mazzella della Mizar immobiliare.

«Negli anni passati abbiamo affittato ville con discesa a mare e piscina a sfioro, con in più autista, maestro di tennis, motoscafo, chef privati e numerosi altri servizi, per decine di migliaia di euro nel mese di agosto. Sarà difficile ora trovare clienti di altri paesi ugualmente amanti dell'ospitalità extra alberghiera full confort e con la stessa capacità di spesa». Fosco il quadro che immagina Ermando Mennella, presidente di Federalberghi Isole minori: «Negli ultimi anni avevamo registrato la presenza non solo degli ultra ricchi ma pure di un buon numero di russi della classe media, alla ricerca della qualità nei servizi e che facevano numeri interessanti anche per gli alberghi a 3 e 4 stelle e che ora non torneranno.

Analogo il discorso, ovviamente, per i turisti ucraini».

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Anche Stani D'Orta, che gestisce a Ischia per conto della Luise Group i servizi per gli yacht e le navi da diporto, il danno sarà serio: «In termini pratici perderemo almeno il 35% degli ormeggi ed oltre 200.000 euro di fatturato, ma se consideriamo i mancati introiti a tutto l'indotto bisogna moltiplicare questa cifra per decine di volte». In questo quadro desolante per il turismo nell'isola verde, arriva però anche qualche segnale in contro tendenza: in Russia agenzie di viaggio e tour operator pubblicizzano i voli per Napoli via Istanbul o Helsinki che permetteranno di salvare una piccola parte degli arrivi previsti. Un tour operator napoletano specializzato nell'handling di turisti russi ha confermato per questa settimana l'arrivo sull'isola di almeno 8 persone in hotel a cinque stelle; arriveranno per godersi un tour tra Capri, Ischia e la costiera amalfitana dopo un tortuoso viaggio aereo della durata di quasi dodici ore.

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