Isole Covid free, vaccinazione di massa più vicina: il ministro Gelmini convoca i sindaci

Isole Covid free, vaccinazione di massa più vicina: il ministro Gelmini convoca i sindaci
di Enrico Ferrigno
Venerdì 23 Aprile 2021, 08:00 - Ultimo agg. 19:21
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Un calendario che garantisca alle isole minori tempi di vaccinazione ristretti e per aree geografiche omogenee. A presentarlo entro la settimana prossima sarà l'Ancim, l'Associazione nazionale comuni delle isole minori. Il destinatario del piano, che dovrebbe garantire alle isole italiane di diventare Covid free in tempi brevi, è il commissariato per l'emergenza Covid diretto dal generale Francesco Paolo Figliuolo. È quanto deciso in un incontro che si è tenuto ieri mattina a Roma tra il presidente dell'Ancim Francesco Del Deo e il generale Roberto Rossetti in rappresentanza del commissario. Non è ancora un via libera, ma di certo un risultato che ridà fiato alle speranze delle 35 piccole isole italiane - da Capri, Ischia e Procida all'Elba, dalle Eolie, alla Maddalena e a tutti gli altri piccoli paradisi del Mediterraneo gettonatissime mete del turismo estivo - di poter procedere con le vaccinazioni di massa e non per classi di età come avviene per il resto d'Italia. E che qualcosa si muova, dopo lo stop al progetto Covid free da parte del governo nelle scorse settimane, lo fa pensare anche la disponibilità del ministro degli affari regionali a dialogare. La titolare del dicastero Mariastella Gelmini ha infatti proposto di fare una videoconferenza con i 35 sindaci. L'appuntamento è stato fissato per il prossimo 5 maggio. «Abbiamo riscontrato massima disponibilità da parte del commissariato, posso dire di essere soddisfatto - manifesta ottimismo il presidente dell'Ancim Del Deo - noi proporremo nei prossimi giorni un calendario con cui procedere alle vaccinazioni sulle nostre isole in modo omogeneo. E credo che per la fine della settimana prossima avremo un piano definito sul da farsi. Bisogna recuperare la stagione turistica, ma soprattutto garantire dal punto di vista sanitario gli abitanti delle isole minori che sono svantaggiati rispetto a quelli che vivono sulla terraferma». 

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Ma i problemi non mancano. Il primo è la mancanza sulle isole più piccole della capacità di stoccaggio dei vaccini. Non ci sono frigo che possano garantire le temperature basse richieste dai vaccini Pfizer e Moderna. E poi c'è l'assenza di medici e personale in numero adeguato. A questi handicap si vuole ovviare appunto con un calendario di vaccinazioni omogeneo per isole e arcipelaghi, in modo da impiegare e concentrare medici volontari nella distribuzione delle dosi. «Alle Tremiti hanno finito le vaccinazioni, mentre sull'isola di San Pietro in Sardegna devono ancora cominciare: la soluzione potrebbe essere, dopo aver vaccinato gli over 60, l'organizzazzione di Covid Day in cui sia possibile somministrare a chiunque, senza la prenotazione, la dose di vaccino fino ad esaurimento delle scorte. Sono ancora in molti queli che non hanno dimistichezza con il computer e non si prenotano sui portali», spiega il presidente Francesco Del Deo. Quanto ai vaccini difficili da stoccare, per l'Ancim il problema potrebbe essere risolto con le dosi in arrivo di Johnson & Johnson che non richiedono particolari tecniche di conservazione e stoccaggio.

I sindaci dell'Ancim il 14 aprile hanno inviato a Figliuolo una lettera in cui sottolineavano che non ci stavano «a passare per salta fila o privilegiati», e spiegavano i motivi per cui era «necessario un piano vaccinale più accorpato nei tempi». Per l'Ancim «niente sarebbe tolto alle grandi aree, ma neanche niente deve essere tolto agli isolani. Non è disdicevole, se l'accelerazione nella somministrazione nelle piccole aree, quali le isole, creerà le condizioni per ripartire e garantirà occupazione nel turismo, la nostra principale e a volte unica attività». 

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