Istituto comprensivo Nazareth Musto, restituiti gli strumenti rubati a scuola: «Noi, piccoli musicisti ora siamo un simbolo»

Istituto comprensivo Nazareth Musto, restituiti gli strumenti rubati a scuola: «Noi, piccoli musicisti ora siamo un simbolo»
di Giovanni Chianelli
Giovedì 10 Marzo 2022, 07:20 - Ultimo agg. 11 Marzo, 07:17
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«Stamattina pensavo che i ladri vanno ringraziati, altrimenti non sarei mai venuta al San Carlo» dice Noemi, 10 anni. Frequenta la quinta elementare dell'istituto comprensivo Nazareth Musto ed è una delle partecipanti al progetto La banda degli affiatati, quello che stava per essere compromesso dal furto degli strumenti musicali avvenuto nella scuola il mese scorso, e che invece, tramite una catena di solidarietà veloce ed efficace, capace di trovare i fondi necessari per ricomprare gli strumenti rubati, andrà in porto a fine anno.

Il suo sorriso e la battuta, quell'ironico ringraziamento ai ladri, sono come un manifesto della cerimonia di consegna dei soldi raccolti, celebrata nel foyer del San Carlo ieri pomeriggio. Somiglia al discorso di Federico Monga, direttore del Mattino, il giornale che ha ideato l'iniziativa portata poi avanti in partnership con il Massimo napoletano.

Monga, rivolgendosi ai 200 allievi del Nazareth Musto, ha citato Via del Campo di Fabrizio De Andrè per commentare la vicenda: «Una canzone diceva che dal letame nascono i fiori. Voi avete subito un furto ma poi avete conosciuto il sostegno di molte persone, e ora siete qui». Poi ha richiamato l'attualità: «Fate tesoro di questo insegnamento e rilanciate, invitate al concerto di fine anno i bambini dell'Ucraina che scappano dalla guerra».

Applausi dei ragazzi che hanno intonato, con un coro ritmato, «San Carlo, San Carlo!», per ringraziare i padroni di casa e poi hanno mostrato alcuni degli strumenti riacquistati. L'atmosfera era di gioia vera, e l'immagine degli studenti raccolti in festa sulle scale del foyer, tutti con indosso la t-shirt realizzata per l'occasione con la scritta La banda degli affiatati, resta indelebile per gli adulti, seduti informalmente sui gradini con loro. A nome del teatro c'era Nazareth, direttore generale del Massimo: «Vorrei che la frequenza di giovani come loro diventasse un'abitudine, questo teatro è casa loro». Spedaliere ha consegnato alla dirigente dell'istituto Carmela Libertino il maxi assegno simbolico che certifica la donazione: a fronte degli oltre 6mila euro del furto ne sono stati raccolti circa il doppio, serviranno ad ampliare il parco strumenti della scuola e a realizzare diverse attività. Perché tra i fiori spuntati dalla brutta storia ci sono i gemellaggi proposti all'istituto da diverse scuole italiane, e persino da una formazione professionistica, come spiega il responsabile del progetto musicale e docente del Nazareth Musto Antonio D'Arienzo: «La storia si sta allargando a macchia d'olio, stiamo diventando un simbolo. Ci ha proposto un gemellaggio anche una banda vera, la Marconi cotton band di Verona. E tra i vari gesti di vicinanza c'è un giovane abruzzese di 20 anni che ha inviato il suo trombone come regalo ai nostri allievi».

Ed eccoli, i ragazzi: c'è Daria, «quasi 11 anni» come tiene a specificare, che vuole studiare il sax ed è emozionata di essere nel tempio della musica: «Non c'ero mai stata, l'avevo visto solo in televisione, non vedo l'ora di assistere allo spettacolo». Perché a seguire, per loro, c'è un balletto, I Maestri del XX secolo. E Fabrizio, 10 anni, che sogna una vita da musicista: «Magari un giorno mi esibirò qui al San Carlo». Sogni che possono iniziare a realizzarsi grazie al sostegno di alcune realtà della città, tra cui la fondazione Cannavaro Ferrara che pure ha donato 2mila euro; si sono aggiunti ai contributi della Camera di commercio e dell'associazione Alessandro Scarlatti. La Libertino stringe la mano alla nipotina ed è raggiante: «Mi sembra abbia funzionato tutto. Grazie al Mattino, al San Carlo, alle persone comuni che ci hanno aiutato. Il cuore della città si è fatto sentire». Infine l'altra docente responsabile de La banda degli affiatati, Mariarosaria Tarallo, comunica la notizia: «È ufficiale, da mercoledì si riprende a suonare, vi aspettiamo a fine anno nella nostra scuola per il concerto». 

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