L’allergologo D’Amato: «Ci sono polveri più sottili e pericolose delle pm10»

L’allergologo D’Amato: «Ci sono polveri più sottili e pericolose delle pm10»
di ​Marisa La Penna
Martedì 29 Dicembre 2015, 09:22
3 Minuti di Lettura
Respirare col naso e non con la bocca. Evitare di fare jogging. E di fumare. Usare spry nasali se si è asmatici o bronchitici. I consigli su come affrontare l’emergenza Pm10 arrivano da Gennaro D’Amato, pneumologo e allergologo, per trent’anni primario di malattie respiratorie e allergiche al Cardarelli, coordinatore della commissione su ambiente e salute respiratoria del Ministero della Salute. Tra i massimi esperti, insomma, della materia. In questi giorni, il professore Gennaro D’Amato è in continuo contatto col ministero per l’allarme smog che coinvolge un po’ tutto il Paese.

Professore che sta succedendo?
«C’è un aumento delle malattie respiratorie dovuto sia all’inquinamento atmosferico che alle variazioni climatiche. Due circostanze che vanno di pari passo. Da una parte, infatti, le variazioni climatiche sono indotte soprattutto dall’incremento dell’anitride carbonica nell’atmosfera. E questo comporta l’aumento della temperatura. Quando c’è un’alta pressione come accade in questi giorni c’è contestualmente un accumulo di inquinanti al suolo».

Ovvero le famigerate pm10. Ma di che si tratta esattamente?
«Sono le polveri respirabili. Dieci micron è la dimensione delle particelle per poter superare il laringe e arrivare nelle basse vie aeree. Gli elementi al di sopra dei 10 micron vengono fermati nel naso. Ovviamente se il naso funziona (se c’è, per esempio, rinite il naso riduce la sua funzione) e si è costretti a respirare a bocca aperta».

Sono solo le pm10 a creare problemi all’organismo?
«In questi giorni oltre agli altissimi livelli di pm 10 c’è anche una considerevole presenza di pm 2.5 e pm 0.1 che non vengono purtroppo misurate dalle centraline. Si tratta di polveri ultrasottili, ultrafini. Più sono piccole le polveri, più penetrano in profondità».

Vale a dire?
«Significa che penetrano non solo a livello bronchiale ma anche nel polmone profondo. E lì si depositano ingorgando così l’organo».

E cosa può accadere?
«Se un soggetto ha funzione respiratoria normale esistono dei meccanismi di depurazione naturali. Ma se c’è un eccesso di pm10 come in questi giorni e il soggetto in questione è un fumatore, un asmatico o un bronchitico le polveri tendono a sedimentare determinando un’azione pro-infiammatoria. Pertanto un asmatico, se stava ”quieto”, peggiorerà respirando pm10. Insomma avrà una riacutizzazione asmatica o bronchitica».

E in un soggetto sano?
«Se respira bene, ovvero col naso, non ci sono gradi effetti collaterali. Devono invece stare attenti i bambini mucositici che, per esempio, nelle carrozzine inalano i gas di scappamento delle auto. Queste sostanze vanno a stimolare l’insorgenza di iperattività bronchiale».

E per i cardiopatici c’è qualche rischio?
«Le particelle penetrano anche nel circolo sanguigno, c’è evidenza in una serie di lavori scientifici. Questo può provocare un peggioramento delle condizioni cardiocircolatorie in chi ha problemi di cuore».

Oltre alle pm10 ci sono altri pericoli?
«Il sole di questi giorni sta inducendo la formazione di ozono, un gas irritante per le vie aeree».

E allora cosa bisogna fare, o non fare?
«Bisognerebbe evitare di fare jogging. Di fumare, soprattutto in presenza di bambini. Di respirare col naso e non con la bocca. Di usare spry nasali se si è asmatici o bronchitici». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA