L'estate dei divieti: a Ischia
niente falò in spiaggia a Ferragosto

L'estate dei divieti: a Ischia niente falò in spiaggia a Ferragosto
di Massimo Zivelli
Martedì 14 Agosto 2018, 13:43 - Ultimo agg. 15 Agosto, 16:26
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Ischia Sarà un Ferragosto con le spiagge pubbliche vietate al popolo dei falò che si appresta a prendere d'assalto anche l'ultimo centimetro di sabbia utile, pur di ribadire una consolidata tradizione. E si presenta sempre più «blindata» l'isola che - fra apprezzamenti ma anche decise ostilità - mette in atto una serie di interdizioni e paletti, a tutela della convivenza civile e per una migliore ospitalità da offrire a turisti e villeggianti.

RAFFICA DI DIVIETI
Ischia nella sua interezza e senza sostanziali diversità nel modo di agire, ci riprova dunque a mettere quell'ordine necessario per affrontare meglio le problematiche legate alla vivibilità dell'ambiente, dei centri storici e del suo mare. Fioccano divieti e limitazioni di ogni tipo, chiaro segnale del fatto che occorre porre un argine al dilagare di un certo e diffuso malcostume. Ai divieti di sbarco e circolazione delle auto, alle Ztl, alle sanzioni per chi vende detersivi non biodegradabili, si sono aggiunti man mano nel corso dei mesi e dei giorni il «no» alla stesa dei panni all'esterno delle abitazioni situate in pieno centro urbano e sempre nel maggiore dei comuni isolani, il divieto di girare a torso nudo, in bikini o con i piedi scalzi. Le sanzioni possono rivelarsi assai care e amare.

E per Ferragosto l'ulteriore giro di vite è stato già programmato da tempo e consiste nelle contromisure adottate dai comuni di Ischia, Barano d'Ischia e Forio, in relazione a quanto potrebbe accadere sulle spiagge libere domani notte, quando per consolidata tradizione migliaia di persone e soprattutto giovani, prenderanno d'assalto lidi e arenili per accendere falò e fuochi. Una consuetudine che però negli ultimi anni ha finito col preoccupare (e non poco) le amministrazioni locali, oramai consapevoli delle conseguenze che potrebbero esserci anche nell'immediato. Occorre prevenire possibili incidenti durante l'accensione dei fuochi, così come risse sulle spiagge fra persone ubriache. Ma soprattutto si pensa allo scenario del giorno dopo e ai pericoli (anche questi reali) per bagnanti e bambini che potrebbero derivare dai resti sparsi dei falò oltre che dalla sporcizia dei lidi.

I CONTROLLI
Ecco che dunque fioccano le ordinanze. Ci sono quelle di lungo periodo, promulgate dalla Guardia Costiera che regolamentano l'accesso ai lidi a partire dalle ore immediatamente dopo il tramonto. E quelle dei sindaci che pongono ulteriori paletti, con l'obiettivo di incentivare pratiche di divertimento alternative a quelle potenzialmente pericolose e dannose. Ed è così che ad Ischia il sindaco Enzo Ferrandino vieta l'accensione di fuochi di qualsiasi genere e l'uso in spiaggia dei barbecue. A vigili urbani, polizia e carabinieri, il compito di vigilare e nel caso intervenire. Provvedimento analogo, ma per certi aspetti diverso, quello varato a Barano da Dionigi Gaudioso per quanto riguarda i Maronti, la spiaggia decisamente più grande dell'isola. Un arenile difficile da tenere sotto controllo e lo testimoniano l'inefficacia delle ordinanze del passato, che non hanno impedito che il 16 mattina i tratti liberi di spiaggia assomigliassero più ad un campo di battaglia che a un luogo dove godersi il sole ed il mare delle vacanze. Se non si può tenere sotto controllo un lido così grande, in Comune hanno pensato bene di bloccare l'unica strada di accesso alla spiaggia a chi tenta di trasportare legna, graticole e quant'altro, per allestire le proverbiali grigliate. Proibita a partire dal tramonto anche la vendita di bibite in lattina o vetro.

Più diversificata nei modi e nei contenuti è l'ordinanza di divieto promulgata a Forio dal sindaco Francesco Del Deo. L'interdizione resta sui tratti di spiaggia libera a Citara, Chiaia e San Francesco e il rispetto delle regole viene affidato alle forze dell'ordine. Quello che invece è stato disposto per la spiaggia di Cava dell'isola (l'unica sull'isola ad essere completamente libera) è un vero e proprio divieto d'accesso, sul quale vigileranno carabinieri e polizia municipale. Il provvedimento è reso possibile dalla facoltà del sindaco di prevedere su questa spiaggia in particolare, il divieto d'ingresso notturno, in presenza di pericoli derivanti dalle transennature di una parte del costone, fra l'altro proprio a ridosso dell'accesso al lido.

Se le ordinanze degli altri comuni sono state contestate dai sostenitori della tradizionale usanza di riunirsi attorno ad un fuoco e festeggiare il Ferragosto, nel caso di Forio e di Cava dell'isola, per l'ennesima stagione Del Deo si trova a confrontarsi con gli attacchi e le critiche dei giovani che contestano la chiusura della spiaggia nelle ore notturne. Critiche che in queste ore si rincorrono sui social ed alle quali Del Deo tenta di opporre l'idea di un bene come l'arenile in questione, che deve essere fruito da tutti e non può essere ridotto ad un immondezzaio.
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