Sgominata la baby gang napoletana
17 colpi in due mesi sulla Circum

Sgominata la baby gang napoletana 17 colpi in due mesi sulla Circum
di Pino Neri
Mercoledì 17 Gennaio 2018, 08:38 - Ultimo agg. 14 Febbraio, 11:53
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Pomigliano. È agghiacciante il quadro che emerge dalle operazioni delle forze dell'ordine messe a segno ieri per contrastare la piaga delle baby gang. Prima dell'alba i carabinieri di Castello di Cisterna hanno arrestato 7 rapinatori «in erba» sotto il profilo anagrafico ma già molto esperti sotto quello criminale. Hanno tutti precedenti, anche per rapina. Quattro sono appena maggiorenni mentre gli altri sono minorenni. La procura di Nola li accusa di aver messo a segno 17 rapine tra ottobre e novembre ai danni di 32 persone - molti i minori che figurano tra le vittime - in particolare nei pressi delle stazioni della Circumvesuviana tra Volla, Casalnuovo, Pomigliano, Castello di Cisterna e Brusciano.

Per identificarli gli investigatori si sono serviti anche di filmati registrati da telecamere a circuito chiuso. 

Sono stati tutti sorpresi nel sonno dai carabinieri, che li hanno arrestati nelle loro abitazioni ubicate nei ghetti popolari al confine tra il quartiere napoletano di San Pietro e Patierno e la frazione di Arpino di Casoria. Quattro sono maggiorenni. Si tratta di Vincenzo Rosano, 21 anni, di Napoli, Giuseppe Bove e Vincenzo Panaro, entrambi diciottenni e di Casoria, e A.C., di Napoli, anche lui diciottenne ma giudicabile dal tribunale dei minori perché quando ha commesso i reati contestati aveva 17 anni. I quattro si trovano adesso nel carcere di Poggioreale. Altri tre componenti della gang, uno è il fratello di A.C., sono invece ancora minorenni e si trovano nel centro di contenzione minorile dei Colli Aminei.

Impressionante l'elenco dei crimini commessi da questi ragazzi: 17 rapine messe a segno con pistole giocattolo in tutto molto simili a quelle vere ai danni di 32 persone, molti i ragazzini. Vittime molto giovani esattamente come Marwan e Abdu, i due quindicenni italo marocchini che sabato sera davanti alla villa comunale di Pomigliano sono stati selvaggiamente picchiati e rapinati del cellulare da un'orda formata da una quindicina di coetanei. I due ragazzi fortunatamente stanno bene. Se la sono cavata con qualche piccola ferita e qualche contusione. Marwan lunedi è anche tornato a scuola, la scuola media di Pomigliano «Catullo», dove alunni e professori lo hanno accolto a braccia aperte. Questo episodio, che comunque, in base ai riscontri, non ha nessun collegamento con l'arresto dei sette rapinatori di Napoli e Casoria, ha molto scosso l'opinione pubblica.
I carabinieri di Castello di Cisterna sono nel frattempo a caccia dei responsabili di questo ennesimo episodio di bullismo. Le indagini puntano su una baby gang formata da minorenni di Pomigliano e di due comuni confinanti, Acerra e Somma Vesuviana.

 
I militari, grazie alla denuncia e alla fattiva collaborazione di Marwan e di suo padre, un venditore ambulante, hanno finora arrestato un quindicenne di Pomigliano e identificato un tredicenne di Somma Vesuviana, che però non è imputabile per motivi anagrafici. Intanto sono almeno dieci le rapine commesse nel solo mese di ottobre dalla gang dei 7 rapinatori in erba arrestati ieri. Sette quelle rilevate dagli inquirenti a novembre (pm Anna Maria Lucchetta). L'1 novembre, ore 23: due ragazzi rapinati al parco dell'Acqua di Pomigliano. Il 2 novembre: altri due ragazzi rapinati a Casalnuovo, sul centrale corso Umberto. Il 3 novembre: tre ragazzi aggrediti da 4 malviventi armati di pistola, nella stazione della circumvesuviana di Brusciano. Il 19 novembre: 2 giovani aggrediti per una piccola somma di danaro in via Passariello, a Castello di Cisterna. Il 22 novembre: quattordicenne rapinato del cellulare in via Passariello, a Pomigliano. Infine già il 23 novembre Vincenzo Rosano e A.C. erano stati arrestati con l'accusa di aver rapinato del cellulare un diciottenne, nella stazione della circumvesuviana di Talona, tra Casalnuovo e Pomigliano.
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