Napoli, l'agonia di viale Gramsci:
«I lampioni restano spenti»

Napoli, l'agonia di viale Gramsci: «I lampioni restano spenti»
di Gennaro Di Biase
Mercoledì 16 Ottobre 2019, 09:08
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Buio, abitato dai clochard, prigioniero di auto in doppia fila, devastato nel manto stradale laterale e sui marciapiedi: viale Gramsci vive una lenta e progressiva agonia. Siamo in un'altra zona della Napoli «bene» non nella percezione di chi la vive. In estate si è staccata la guaina dal terrazzo di uno degli edifici più prossimi a piazza Sannazaro, con tanto di sopralluoghi dei Vigili del Fuoco. Il problema è risolto, ma le retine di contenimento (in questo caso bianche) sono attaccate ai cornicioni dei balconi. Altre retine, stavolta verdi, pendono invece da due palazzi dall'altro lato del viale affacciato su Riviera di Chiaia. E, a parte i classici problemi di decoro urbano, in viale Gramsci sbuca anche lo strano caso dell'illuminazione (che non c'è): residenti e commercianti lamentano il buio pesto di sera, ma «mi è capitato di vedere i lampioni accesi di giorno», dice Andrea Esposito, custode.

 
DEGRADO IN SALOTTO
Buio, retine, buche stradali, e un po' di «zella» anche qui, in uno dei salotti di Chiaia: cartoni e cartacce sparpagliati a terra dall'incivile di turno o rifiuti vari non ritirati intorno ai cassonetti. Inciviltà e lentezza: le due facce dei problemi partenopei. E altre facce, quelle dei residenti di viale Gramsci, sono infatti ancora decisamente scure, dopo il caos viabilità delle Universiadi e l'allarme sicurezza dell'autunno scorso successivo al brutale pestaggio della signora Mena, una settantacinquenne insegnante di Lettere in pensione presa a calci e pugni sotto casa, a fine gennaio, da due scippatori violenti. Si tratta di criticità non ancora del tutto digerite, e di certo il buio non aiuta a mandarle giù. «Pur essendo una zona bene in cui gran parte degli immobili, dal punto di vista catastale, vengono classificati di lusso - racconta Vincenzo Bruno, commercialista che tiene sotto braccio la sua anziana madre per aiutarla a destreggiarsi e non inciampare nel basolato gruviera - qui dormono diversi senzatetto. I privati si stanno prendendo cura delle aiuole, e se non fosse per loro sarebbe tutto pieno di erbacce come nei mesi scorsi. Mia madre, poi, con questo manto stradale non riesce a camminare. A parte i problemi di ordine pubblico, che appartengono a tutta la città, qui è poco illuminato e c'è una marea di senzatetto. Un comitato civico ha da poco messo le piante in via Campanella, davanti alla scuola elementare a pochi passi da viale Gramsci. Il senzatetto che abita lì le ha appena colonizzate per i suoi bivacchi». Miseria e palazzi di lusso: Napoli si regge sui controsensi, in viale Gramsci e non solo.
DOPPIE FILE E CLOCHARD
Una ragazza, che ha la smart parcheggiata sulle strisce blu, sta clacsonando da diversi minuti: un'altra auto, in rigorosa doppia fila, l'ha praticamente intrappolata. La doppia fila, qui, è una prassi, nonostante le auto della Municipale in sosta sul marciapiede destro. Eppure, i locali di ristorazione non mancano e rendono aggraziato il viale, al contrario delle diverse buche nell'asfalto e di una ex fontana, ora diventata un tubo di ruggine senza senso. «Si sta abbastanza bene adesso, dopo la normalizzazione della viabilità dice comunque Alessandro Autore, titolare del bar Bentornata Elena La questione del buio resta: potrebbe trattarsi di un problema legato al fatto che non si sono ancora organizzati con le giornate accorciate. Un giorno, però, i lampioni non si sono proprio accesi».
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