Napoli, ecco la città ideale dai ragazzi: «Più fondi per l'ambiente e più sicurezza in strada»

Napoli, ecco la città ideale dai ragazzi: «Più fondi per l'ambiente e più sicurezza in strada»
di Paola Marano
Giovedì 11 Aprile 2019, 14:22 - Ultimo agg. 12 Aprile, 19:14
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Chiedono più tutela dell’ambiente, più fondi da investire per l’istruzione e soprattutto più sicurezza per le strade della città. Sono queste le richieste che 250 studenti di cinque scuole di Napoli hanno esposto al sindaco e ad altri rappresentanti delle istituzioni locali durante la presentazione del progetto «La città ideale.. vista dai ragazzi», progetto promosso dall’associazione di promozione sociale Euforika Napoli, nata nel 2009 con lo scopo di migliorare il futuro delle giovanissime generazioni, che vuole educare al bello ed al rispetto della  città.
 
In un gioco di ruoli invertiti, il primo cittadino de Magistris è stato sollecitato dai ragazzi su temi cruciali per il futuro della città: dai Bagnoli ai cantieri ancora aperti, dai beni comuni alla pedonalizzazione della Sanità, dei Tribunali e entro l’estate di una nuova zona dei Quartieri spagnoli.
 


Accanto al sindaco Luigi De Magistris, l’assessore alla Cultura del Comune di Napoli Nino Daniele, l’assessore all’Istruzione del Comune di Napoli Annamaria Palmieri, l'assessore all'Ambiente Raffaele Del Giudice, l’assessore ai Giovani del Comune di Napoli Alessandra Clemente il direttore Scolastico regionale Luisa Franzese, il delegato del Cardinale Padre Pasquale Incoronato, il presidente di Euforika Luigifranco Zoena, il presidente dei Maestri di strada Cesare Moreno, l’amministratore di Asia Napoli Francesco Iacotucci.
 
«Cerchiamo di trasmettere ai ragazzi il senso di appartenenza per fargli percepire la città come una estensione della propria casa – ha spiegato Luigifranco Zoena – socio fondatore dell’associazione - Abbiamo chiesto ai ragazzi di fare una analisi di tutto quello che vorrebbero cambiare in città. In genere sono loro a subìre i sermoni, le prediche, le lezioni, questa volta sono le istituzioni a dare ascolto alle loro esigenze».
 
Esigenze che spesso confluiscono in un appello alla sicurezza e a una maggiore vigilanza. Come quello di Siria, una studentessa: «Quando usciamo e si fa tardi non ci sentiamo al sicuro, cosa che preoccupa molto anche i nostri genitori. Ci vorrebbe più controllo. C'è poca sicurezza e poca vigilanza. La criminalità a Napoli esiste, ma si può controllare, così come si può riportare un po’ di decoro nei luoghi abbandonati all’incuria».

Durante l’incontro sono stati presentati anche un volume, scritto interamente dai giovani scrittori, ed una canzone che i ragazzi hanno intonato tutti insieme, nel cui inciso si legge: «E cambierà se tutta la gente che ci vive capirà, che una città è ciò che ciascuno fa, ciò che ciascuno fa non soltanto per sé».

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