Rincari del 10-15% con punte del 20% nelle aree dove le tariffe erano maggiormente contenute. Sono i numeri del 'caro spiaggè sul lungo litorale della Campania, 480 km di costa lungo i quali si alternano le ampie spiagge sabbiose del litorale domizio e della zona flegrea, i lidi di Posillipo e quelli esclusivi della Penisola sorrentino-amalfitana, fino al variegato paesaggio cilentano.
Contesti, e costi, differenti, ma gli aumenti che si registrano nella stagione turistica ormai iniziata sono simili in tutta la regione.
Passando in rassegna i diversi scenari, Giocondo parte dalla riviera a sud di Napoli, la Penisola sorrentina e la Costiera amalfitana fino al Cilento: «È una zona che vive di un turismo pregiato - sottolinea - fatto anche di turisti dall'estero e ad alto reddito.
In Penisola sorrentina, per un ingresso più ombrellone e due lettini, si va dai 20-30 euro degli stabilimenti più «alla portata» fino ai 100 euro dei lidi esclusivi di Capri a ridosso dei Faraglioni. C'è poi il litorale domizio, che parte dai Campi Flegrei proseguendo in direzione nord fino al fiume Garigliano e al confine con il Lazio.
Stabilimenti, sottolinea Giocondo, «che praticano da decenni dei prezzi molto inferiori rispetto alla Costiera, motivati dal fatto che lavoriamo prevalentemente con un pubblico locale e a basso reddito. È chiaro che dobbiamo contenere le tariffe al minimo indispensabile». Sul litorale domizio «l'abbonamento ombrellone e lettini non supera i 15 euro al giorno, non possiamo portarlo a 20 o 30 euro perché perderemmo il flusso della famiglia a basso reddito, che tra l'altro vive un periodo di ferie molto contenuto. Anche qui ci sarà un aumento dei prezzi che andrà dal 15 al 20%, ma in considerazione del fatto che proveniamo da tariffe bassissime praticate per dieci anni. Si tratta quindi di un aumento sostenibile».
In attesa dell'ingresso in piena alta stagione, i balneari della Campania fanno i conti con i mesi primaverili particolarmente sfortunati sul fronte meteo: «Abbiamo perso aprile e maggio - spiega Giocondo - in particolare tutti i ponti che si sono susseguiti sono stati caratterizzati dal cattivo tempo. Parliamo di un meno 50-60% di presenze rispetto all'anno scorso, una percentuale che cala in Costiera amalfitana e Penisola sorrentina perché c'è un flusso turistico anche non balneare, ma che arriva al 100% sul litorale domizio dove il turismo è solo balneare».
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