Lino Apicella, la moglie diventa poliziotto ma è polemica sul web: «Esistono i concorsi pubblici»

Lino Apicella, la moglie diventa poliziotto ma è polemica sul web: «Esistono i concorsi pubblici»
di Attilio Iannuzzo
Martedì 15 Dicembre 2020, 12:27 - Ultimo agg. 23:21
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Sarà un onore per me portare la sua divisa. Esordisce cosi Giuliana Ghidotti, la moglie di Lino Apicella, il polizotto che fu ucciso tragicamente. Per Giuliana, un corso riservato insieme ad altre otto persone, familiari delle «vittime del dovere».

Non mancano le polemiche sui social: «Sicuramente è una cosa giusta – scrive Luigi su Facebook - ma in Italia esistono i concorsi o mi sbaglio?» e continua: «Io faccio il tassista, se mio figlio lo voglio far lavorare sul mio taxi deve superare esame dei requisiti e avere abilitazione e se non supera non può lavorare. Ecco in Italia due pesi e due misure». Intanto il Comune di Napoli dichiara di essersi costituito parte civile contro i malfattori.

Intanto dal processo per la morte di Apicella ci sono novità.

Nel corso della prima udienza che vede imputata la banda di rapinatori, è emerso che l’auto correva a 140 chilometri orari e la loro auto era in accelerazione e non in frenata. Dalle indagini emerge che la banda era in controsenso ed era riuscita a seminare già un paio di vetture della polizia, speronandole e gettando oggetti contundenti dal finestrino.

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