Sarà un onore per me portare la sua divisa. Esordisce cosi Giuliana Ghidotti, la moglie di Lino Apicella, il polizotto che fu ucciso tragicamente. Per Giuliana, un corso riservato insieme ad altre otto persone, familiari delle «vittime del dovere».
Non mancano le polemiche sui social: «Sicuramente è una cosa giusta – scrive Luigi su Facebook - ma in Italia esistono i concorsi o mi sbaglio?» e continua: «Io faccio il tassista, se mio figlio lo voglio far lavorare sul mio taxi deve superare esame dei requisiti e avere abilitazione e se non supera non può lavorare. Ecco in Italia due pesi e due misure». Intanto il Comune di Napoli dichiara di essersi costituito parte civile contro i malfattori.
Intanto dal processo per la morte di Apicella ci sono novità.