La «Normale di Pisa»
sbarca a Napoli dal 2019

La «Normale di Pisa» sbarca a Napoli dal 2019
di Elena Romanazzi
Venerdì 23 Novembre 2018, 22:37 - Ultimo agg. 24 Novembre, 08:12
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Si chiamerà «Scuola normale superiore meridionale», istituita dalla Normale di Pisa presso la Federico II e prenderà il via già dal prossimo anno accademico 2019/2020. La prima «Scuola superiore» del Sud. Un progetto ambizioso, inseguito da tempo dal polo federiciano e dal Rettore e presidente della Crui Gaetano Manfredi, contenuto in un emendamento alla legge di Bilancio che verrà presentato in commissione Bilancio (ma già ci sono le coperture finanziarie) la prossima settimana. Una Scuola destinata a dottorandi, pre-dottorandi e studenti ordinari. Posti limitati, proprio come alla Normale di Pisa. Un passo importante fortemente voluto e sostenuto non solo da Manfredi ma anche dal ministro dell’Istruzione Marco Bussetti e dall’esecutivo. «L’apertura di una Scuola Normale Meridionale a Napoli - spiega a il Mattino - era un progetto inseguito da tempo. Come Governo abbiamo voluto sostenerlo, trovando le necessarie risorse, e ora sarà possibile realizzarlo. Anche grazie alla sensibilità del Presidente Conte, che ha sposato e sostenuto con entusiasmo questa iniziativa».  
Napoli - aggiunge Bussetti - «è da sempre una grande capitale culturale e scientifica. La Normale Meridionale sarà un centro di eccellenza che potrà ulteriormente qualificare e rilanciare il sistema di formazione di tutto il sud. Formerà e coltiverà le eccellenze del territorio, attrarrà studiosi di alto livello da altre regioni d’Italia. Sarà un polo di altissimo livello. La sua nascita è davvero un momento storico».
IL PROGETTO
L’emendamento prevede l’istituzione di un nuovo articolo, il 32-bis. Cinque i punti che renderanno la Campania e Napoli polo attrattivo di giovani per la qualità della formazione. Non fuga di cervelli ma centro di alto livello di sapere e conoscenze. Cinque commi per una vera e propria rivoluzione per la Campania e per Napoli. La «Scuola superiore meridionale» si legge - viene istituita in via sperimentale per il triennio «2019-2020 e sino al 2021-2022. Verranno organizzati corsi così suddivisi: formazione pre-dottorale e di ricerca e formazione post dottorato rivolti a studiosi, ricercatori, professionisti e dirigenti altamente qualificati; dottorato di ricerca di alto profilo internazionale che uniscano - si legge nell’emendamento - ricerca pura e ricerca applicata; ordinari e di master. E infine corsi di laurea magistrale in collaborazione con le scuole universitarie federate o con altre università. Il costo previsto e finanziato fino al 2022 è complessivamente di 63,62 milioni di euro che saranno che saranno attribuiti alla Scuola normale di Pisa.
I POSTI
Sono limitati. Per essere ammessi, come avviene per la Normale di Pisa, verrà emanato un bando di concorso. Si parte per i corsi ordinari con due classi ciascuna con 15 allievi per anno sia al triennio che al biennio. La previsione è quella di andare a regime, dopo la stabilizzazione della Scuola normale superiore meridionale con 45 studenti iscritti a corsi ordinari collegati al triennio e 30 per il biennio per ciascuna classe. Per il dottorato di ricerca previsti per il primo anno 4 corsi (2 con 12 allievi e 2 con 8 allievi), il secondo anno i corsi diventeranno 7. A regime, al quinto anno, i dottorandi saranno 224.
L’OPPORTUNITA’
Soddisfatto il presidente della Crui e Rettore della Federico II Gaetano Manfredi. È un segnale - spiega - molto importante per la Campania, per Napoli e in generale per il Sud. «Un segnale strategico per il territorio - aggiunge - solo in questo modo riusciremo a rafforzare il capitale umano presente e a creare nuove opportunità per il rilancio del territorio e per tornare ad essere attrattivi, questa è la sfida: attrarre i migliori cervelli presenti». È questa la prima Scuola superiore del Sud e non ce ne saranno altre. «Un tassello - incalza Manfredi - strategico per il futuro e per tornare ad essere centro di saperi d’eccellenza, come è sempre stato».
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