Il procuratore nazionale antimafia De Raho a Ercolano: «Prioritario sconfiggere le mafie»

Il procuratore nazionale antimafia De Raho a Ercolano: «Prioritario sconfiggere le mafie»
di Antonio Cimmino
Venerdì 15 Dicembre 2017, 15:00
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«Denunciate, è il solo modo per sconfiggere il racket». Così il neo Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho, questa mattina ad Ercolano al Museo Archeologico Virtuale per la giornata «Antiracket»: un appuntamento organizzato per ribadire ancora una volta che «non bisogna abbassare la guardia» e che la collaborazione dal basso è fondamentale per sconfiggere le mafie. «La camorra per anni si è giovata del silenzio - ha detto il Procuratore - ed è stata questa una delle sue forze maggiori. Ercolano, oggi, è un modello grazie all'azione messa in moto dall'associazione antiracket, che ha coinvolto tantissimi commercianti. La gente si è ribellata ed è così che è stata sconfitta la camorra».La guardia, però, resta alta. «La priorità  del nostro Paese oggi è innanzitutto sconfiggere le  mafie che addirittura riescono a gestire insieme traffici illeciti di sostanze stupefacenti - ha sottolineato poi, il Procuratore Nazionale intervistato dalla giornalista Conchita Sannino -  e, allo stesso momento, riescono ad aprire attività economiche su tutto il territorio nazionale. Occorre accelerare ogni tipo di azione di contrasto contro questi gruppi di mafie che si muovono su più fronti e, soprattutto, assieme». A partecipare all'appuntamento, inoltre, il questore Antonio De Iesu ed il comandante provinciale dei Carabinieri Ubaldo Del Monaco.

La giornata è stata l'occasione per l'anteprima nazionale di un episodio della miniserie «Camorriste» che andrà in onda nelle prossime settimane sul canale Sky Crime Investigation: nella serie televisiva, attraverso racconti in prima persona e attraverso ricostruzioni e testimonianze, lo spettatore viene accompagnato in un viaggio che apre uno squarcio su un mondo che è stato da sempre erroneamente associato al sesso maschile e che, invece, appartiene anche a loro, le camorriste, che raccontano un mondo fatto di sangue, violenza, soldi e droga. Presente in sala anche il regista Paolo Colangeli e gli studenti dell'istituto Tilgher di Ercolano che hanno partecipato ad alcune riprese della serie tv Sky.
 
 
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