Tumori della tiroide in aumento: nuove speranze dai farmaci molecolari

Il professore Domenico Salvatore
Il professore Domenico Salvatore
Giovedì 5 Maggio 2016, 15:41
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Domani venerdì 6 maggio dalle 9.30 presso l'Aula Magna "Partenope" del Centro Congressi Federico II in via Partenope, il professore Domenico Salvatore aprirà i lavori della III edizione del congresso “I Tumori della Tiroide” che ha lo scopo di fornire una sintesi ed un aggiornamento quanto più esaustivo possibile sullo status attuale nell’ambito dell’ importante capitolo dei tumori della tiroide. Gli obiettivi specifici del corso sono di fornire un aggiornamento multidisciplinare sulle nuove indicazioni riguardanti la diagnosi, il follow-up ed il trattamento del carcinoma della tiroide, sia nelle forme più indolenti che delle forme più aggressive ed al alto rischio di mortalità. Attenzione particolare verrà data ad argomenti oggetto di controversie tra esperti ed oggetto di nuove linee guida da parte di Società nazionali ed internazionali.


"Proprio agli inizi del 2016 sono uscite le nuove linee guida della Società americana della Tiroide sulla diagnosi e trattamento dei tumori della tiroidee e molte sono le novità in campo diagnostico e soprattutto terapeutico. Un’enfasi particolare verrà posta sulle esperienze ottenute dai numerosi trials clinici nell’ambito dei farmaci molecolari, trials che, pur con risultati non sempre soddisfacenti e spesso con effetti collaterali non trascurabili per i pazienti, sempre di più arricchiscono lo strumentario terapeutico dell’endocrinologo-oncologo", spiega il professor Domenico Salvatore, responsabile scientifico del congresso al quale interverranno numerosi esperti italiani e stranieri. Con un’incidenza che varia dallo 0,5 ai 10 casi per 100.000 abitanti, i tumori tiroidei rappresentano tutt’oggi la neoplasia endocrina più frequente. Fattori di rischio accertati sono il gozzo, l'esposizione a radiazioni e in rari casi la familiarità per tumori della tiroide. Per la cura del tumore della tiroide, la chirurgia è il trattamento iniziale. Il notevole ampliamento delle prospettive diagnostiche e terapeutiche degli ultimi anni, l’identificazione di specifici targets genici coinvolti nella tumorigenesi, ha permesso di raffinare le strategie diagnostiche e ampliare le possibilità terapeutiche come per il caso delle nuove terapie molecolari. Quest’ultime stanno cambiando la storia naturale della malattia offrendo valide alternative alla classica terapia radiometabolica nei casi refrattari.

Saranno presenti i massimi esperti italiani ed internazionale della materia.
Tra gli altri i professori Schlumberger, De Baere, Villejuif, Arvat, Colao, Mian, Giordano, Vitti.
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