La Sun trasloca all’Ospedale del mare

La Sun trasloca all’Ospedale del mare
Giovedì 11 Febbraio 2016, 09:53
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Nell’Ospedale del Mare, che (salvo imprevisti) aprirà i battenti a giugno, non ci saranno solo medici e pazienti ma anche professori. Sono quelli della Seconda Università di Napoli, che dal centro storico dovranno traslocare a Ponticelli, nel nosocomio nuovo di zecca che affaccia sul Vesuvio. Almeno questo è il piano del commissario alla sanità Joseph Polimeni che, con il vice Claudio D’Amario e d’intesa con il governatore Vincenzo De Luca e il commissario ad acta della struttura Ciro Verdoliva, è impegnato senza sosta in vista dell’avvio delle attività dell’ospedale. I lavori sono praticamente ultimati: per il taglio del nastro bisogna solo attendere i tempi tecnici legati al collaudo dell’opera. Lo scoglio più insidioso da superare è invece relativo al personale, che al momento non c’è. Se dunque domani arrivassero tutte le autorizzazioni, il nosocomio non potrebbe aprire i battenti per l’assenza di medici ed infermieri. 

Di dipendenti da trasferire immediatamente non ce ne sono. Il blocco del turn over, che dura ormai da dieci anni, ha infatti ridotto drasticamente gli organici per cui manager e commissari sono costretti a coprire i vuoti con una raffica di doppi turni e straordinari. Come fare, allora? Di sicuro una parte delle 1200 assunzioni sbloccate ufficialmente ieri verranno destinate all’Ospedale del Mare. Grazie alla mobilità potranno tornare a casa lavoratori oggi impegnati in strutture di altre regioni e, accanto a questi, saranno selezionati giovani camici bianchi. Ma per un ospedale all’avanguardia, dotato di pronto soccorso e delle più moderne tecnologie, oltre che di 500 posti letto, non può bastare. Da qui la decisione di Polimeni di collaborare con la Sun, rafforzando peraltro un percorso in parte già avviato con iniziative formative. Anche perché, è il ragionamento della Regione e della struttura commissariale, il coinvolgimento dell’Ateneo consentirà di formare i medici del futuro all’interno dell’ospedale, pienamente inserito (a differenza degli attuali Policlinici) nella rete dell’emergenza-urgenza.
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