«Non sei solo»: Pianura in marcia per Vincenzo

«Non sei solo»: Pianura in marcia per Vincenzo
di Oscar De Simone
Sabato 11 Ottobre 2014, 17:46 - Ultimo agg. 20:30
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«Non sei solo». Al ritmo di questo slogan è partito il corteo - dalla rotonda di Don Giustino a Pianura - per Vincenzo, il ragazzo seviziato con il compressore. Numerosi cittadini hanno aderito alla marcia che arriverà alla chiesa di San Giorgio.







Cori e segnali di solidarietà lungo il percorso hanno accompagnato i familiari del giovane 14enne che solo quattro giorni fa ha subito un vero atto di violenza. «Non vogliamo perdonare nessuno - commentano gli zii - quello che è accaduto è gravissimo e la giustizia dovrà fare il suo corso». Una delle zie di Vincenzo è svenuta durante il percorso: un lieve malore dal quale si è subito ripresa. In marcia anche il presidente della municipalità Lezzi: «Aiuteremo la famiglia - dice - perché questo resti solo un brutto ricordo».







Gli striscioni. Alcune centinaia di persone si sono radunate alla rotonda. Ad aprire il corteo due striscioni portati dai ragazzini, su uno dei quali si invoca giustizia per la vittima. L'altro è stato portato dagli amici di Davide Bifolco, il 17enne ucciso da un carabiniere agli inizi di settembre, al Rione Traiano. In corteo cittadini, familiari del ragazzo e amici.



Il corteo è arrivato alla chiesa di San Giorgio, dove il parroco don Claudio ha pregato per Vincenzo con i partecipanti alla marcia.



Assuefatti alla violenza. «Siamo assuefatti alla violenza, dopo un paio di giorni sarà dimenticato anche lui».
Don Claudio è il parroco della chiesa di San Giorgio, nel quartiere Pianura e ha accolto nella chiesa i ragazzi che hanno sfilato per le strade del quartiere per il ragazzino seviziato con un compressore. «Dobbiamo e dovete risvegliare le vostre coscienze - dice - perchè diversamente Dio non può aiutarci». «Siamo sempre alla ribalta per cose negative - afferma - Interroghiamoci sul perchè accadano queste cose». «Non conta solo il fisico - conclude - Lui si porta dentro ingiurie, è stato maltrattato. Preghiamo affinchè si riprenda».