Napoli, chiuso il parco giochi di Edenlandia e 43 lavoratori a casa: «Perderemo 3 milioni e mezzo»

Napoli, chiuso il parco giochi di Edenlandia e 43 lavoratori a casa: «Perderemo 3 milioni e mezzo»
di Oscar De Simone
Mercoledì 4 Novembre 2020, 14:33 - Ultimo agg. 15:10
3 Minuti di Lettura

Sono 43 i lavoratori che da più di una settimana sono stati costretti a fermarsi. Dipendenti del parco giochi dell'Edenlandia chiuso per la seconda volta e che, se lo stop dovesse riguardare anche il mese di dicembre, rischierebbe una perdita complessiva pari a tre milioni e mezzo di euro. Un duro colpo che mette in ginocchio anche le attività dell'indotto food che completano l'offerta d'intrattenimento del parco. «Siamo stati avvisati da un giorno all'altro – afferma il presidente Gianluca Vorzillo – e non abbiamo avuto la possibilità di opporci. Il nostro lavoro, da giugno ad oggi, è stato impeccabile. Misurazione della febbre all'ingresso e prima di ogni giostra, così come per le attività di ristorazione. Sanificazione delle attrazioni e del parco, sia per le aree all'aperto che per quelle al chiuso. Ma a quanto pare non è stato sufficiente. Adesso rischiamo una perdita ancora più grande di quella che immaginavamo e diventa tutto più difficile». 

Video

Un vero tracollo per la “New Edenlandia” che da due anni a questa parte, ha rimesso in sesto il luna park di Fuorigrotta ma che ora, chiede aiuto e sostegno. «Abbiamo investito risorse umane ed economiche per il rifacimento della struttura dell'ex cinodromo e per le mura storiche che la circondano. Eravamo pronti a partire per i lavori di allargamento dell'area giochi e per la pulizia del terreno alle spalle parco, ma ora tutto dovrà fermarsi in attesa di tempi migliori. Intanto però, vediamo altre strutture e giostre pubbliche ancora in funzione e questo ci sembra assurdo.

Non capiamo come mai aree come la nostra, siano state costrette a fermarsi ed altre invece continuino a funzionare. Chiediamo aiuto alle istituzioni perchè c'è bisogno di un rapido intervento di sostegno a tutte le attività ludiche che quest'anno, sono state messe in crisi da una pandemia che ancora non ci da tregua».

© RIPRODUZIONE RISERVATA