Concorso Sud, la carica dei 18mila alla Mostra d'Oltremare: incognita rinunce

Concorso Sud, la carica dei 18mila alla Mostra d'Oltremare: incognita rinunce
di Valerio Iuliano
Mercoledì 23 Giugno 2021, 00:00 - Ultimo agg. 24 Giugno, 07:32
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Il Concorso Sud è ripartito ieri alla Mostra d’Oltremare. Dopo la modifica del bando per l’affluenza inferiore alle previsioni alla prima prova scritta, sono ricominciati in sei regioni i test per individuare 2.800 tecnici esperti nella gestione dei fondi europei. Il concorso bandito con la Legge di Bilancio 2021 e organizzato dal Formez punta all’assunzione a tempo determinato di personale altamente qualificato nelle amministrazioni del Mezzogiorno. L’attuazione del Pnrr richiederà competenze adeguate.

Quella avviata ieri, a Napoli e in altre 5 sedi, è una nuova tornata di selezioni che proseguirà tutti i giorni - fatta eccezione per il fine settimana - fino al 29 giugno prossimo.

I candidati iscritti per i 5 profili messi a bando sono stati 81.150. La Campania, con 18.361 candidati, è al secondo posto - subito dopo la Sicilia - per il numero di iscrizioni. L’età media dei candidati è di 35 anni. Dalla prima “scrematura”, effettuata in base ai titoli di studio e all’esperienza professionale, era scaturita una graduatoria di 8.800 idonei, un numero pari al triplo dei posti messi a concorso, con l’aggiunta di alcuni ex aequo. Gli idonei erano stati ammessi, dunque, a partecipare alle prove scritte digitali dall’8 all’11 giugno. Sembrava un meccanismo ideale per arrivare in tempi brevi all’assunzione dei 2.800 tecnici. Invece è andata diversamente. L’affluenza media del 65%, con un risultato del 50% in alcune regioni, ha indotto il Dipartimento della Funzione Pubblica a rivedere i suoi piani. Il numero dei partecipanti rischiava di essere troppo esiguo per poter ricoprire tutti i posti messi a bando, forse anche per i tanti voti bassi ottenuti nel test. Il Dipartimento ha decretato, dunque, una modifica del bando, con un nuovo calendario di prove da ieri al 29 giugno. Alla prova scritta sono stati ammessi anche altri 70mila candidati, ovvero la stragrande maggioranza di coloro che avevano presentato la domanda di partecipazione. Dopo la riapertura delle selezioni è ricominciata la disputa tra il presidente della Regione De Luca e il ministro Brunetta, che avevano già polemizzato aspramente sul concorsone Ripam Formez. 

«La nuova prova scritta, sempre digitale, della durata di un’ora - fanno sapere dal Formez - e consistente in 40 domande specifiche per ognuno dei cinque profili (esperto amministrativo-giuridico; esperto in gestione, rendicontazione e controllo; esperto tecnico; esperto in progettazione e animazione territoriale; analista informatico), si terrà in più sessioni al giorno nelle sei regioni già individuate per il primo ciclo di selezioni - Calabria, Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Sardegna - e, se necessario, anche in altre sedi. I candidati che potranno accedere sono quelli che non hanno già sostenuto le prove». La pubblicazione delle cinque graduatorie finali - una per profilo - e le assunzioni dei vincitori sono previste entro il mese di luglio. Le perplessità da parte di coloro che hanno già sostenuto la prova non sono mancate e non sono esclusi i ricorsi. L’alto numero di rinunce ad un posto di lavoro nella pubblica amministrazione è un argomento su cui si interrogano gli addetti ai lavori. «Il contratto a tempo determinato per 36 mesi - spiega il segretario regionale di Fp-Cisl Lorenzo Medici - induce molti a non partecipare. E, nello stesso tempo, tanti candidati hanno rinunciato perché si tratta di professionisti già impegnati e che guadagnano bene. La selezione che privilegia i curriculum, anziché i titoli di studio, ha penalizzato, inoltre, i giovani laureati».

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Il 28 giugno inizieranno le prove scritte conclusive del concorsone Ripam Formez. La selezione digitale, della durata di un’ora, proseguirà per tutta la settimana, fino al 2 luglio incluso. Saranno ammessi alla prova finale i partecipanti al corso di 10 mesi presso gli enti locali, con una frequenza minima dell’80% delle ore di formazione. Sono 1863 i borsisti della Campania che aspirano all’assunzione a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione. 

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