Sferisterio, qualcosa si muove: il prefetto avvia verifiche strutturali

Sferisterio, qualcosa si muove: il prefetto avvia verifiche strutturali
di Oscar De Simone
Lunedì 29 Giugno 2020, 09:50 - Ultimo agg. 12:13
2 Minuti di Lettura

Dopo esposti, segnalazioni, chiusure e richieste di intervento, le cose sembrano cambiare per lo Sferisterio di Fuorigrotta. Il recente incontro, nella sede della X Municipalità con il prefetto di Napoli Marco Valentini, ha messo in moto la macchina delle osservazioni e delle verifiche strutturali. Nel fine settimana infatti, una squadra di Vigili del Fuoco ha effettuato una serie di rilievi sull’edificio sportivo di epoca fascista, utili a comprendere la validità del documento di “eliminato pericolo” presentato dalla proprietà. Verifiche che proseguiranno nei prossimi giorni per garantire la sicurezza dei cittadini che abitano in zona.

«Lo scopo delle recinzioni – afferma l’assessore al welfare della X Municipalità Costanza Boccardi – è sempre stato quello di mettere al sicuro la popolazione. In passato diversi blocchi di marmo e stucchi sono venuti giù dalla facciata ed era il caso di intervenire. In questo però abbiamo sempre avuto difficoltà con i titolari dell’immobile che non hanno mai risposto ai nostri appelli. Adesso però, grazie al lavoro della prefettura, le cose stanno andando per il verso giusto. Vogliamo capire in che modo risolvere il “problema Sfesisterio” che ormai ci trasciniamo dietro da trentaquattro anni».
 


Una storia lunga ricca di imprevisti e colpi di scena che nel corso degli anni, hanno trasformato il centro sportivo in una vera discarica a cielo aperto. «Nonostante le recinzioni – conclude l’assessore Boccardi – c’è sempre chi continua a sversare all’esterno dei cancelli su via Brigata Bologna. Un dramma che continua da decenni e che è sotto gli occhi di tutti. Anche per questo ci auguriamo che tutto possa andare bene. Perché è impensabile continuare ad assistere a tanto degrado proprio al centro di uno dei quartieri più popolosi e frequentati della città».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA