«Tangenziale, il pedaggio non cambia»: il ministero gela il Comune di Napoli

«Tangenziale, il pedaggio non cambia»: il ministero gela il Comune di Napoli
di Pierluigi Frattasi
Venerdì 26 Ottobre 2018, 08:15 - Ultimo agg. 10:38
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«La riduzione richiesta del pedaggio della Tangenziale di Napoli non è accoglibile». Il ministero dei Trasporti gela il Comune. Con una nota firmata da Vincenzo Cinelli, direttore generale per la Vigilanza sulle concessioni autostradali del ministero dei Trasporti, si spiegano i motivi per i quali l'obolo di un euro non può essere modificato, fino al nuovo rinnovo della concessione previsto nel 2037. Non solo. Esito negativo anche alla richiesta della Polizia municipale a Tangenziale di esentare dal pagamento del pedaggio le auto dell'Infortunistica stradale che passano sull'autostrada urbana per motivi di servizio. «Avevamo chiesto al ministero - spiega Nino Simeone, presidente della commissione Infrastrutture - di verificare, nell'ambito della riorganizzazione delle concessioni autostradali annunciata dal ministro Toninelli, la possibilità di abbassare il pedaggio, visto che a seguito di una commissione del 14 settembre con i vertici di Tangenziale, abbiamo appreso che una quota significativa degli incassi (sembra il 35%) è versata ad Anas, Ministero e Mef, invece di essere reinvestita su Napoli. La risposta è negativa e i napoletani per altri 15 anni subiranno quest'iniquità. Mentre altre Tangenziali, come quella di Salerno, sono gratis».
 
«La riduzione richiesta - scrive il ministero - non è accoglibile in quanto il calcolo dei pedaggi per la rete autostradale italiana è stabilito dalla specifica normativa di settore, recepita nelle Convenzioni di concessione fra le società Concessionarie autostradali e il ministero delle Infrastrutture. Pur condividendo le preoccupazioni, occorre evidenziare che il pedaggio autostradale è una componente fondamentale del rapporto concessorio e che, unitamente ad altre risorse, è necessario per realizzare i programmi di manutenzione ordinaria e straordinaria che sono alla base dei livelli di sicurezza e che sono obiettivo prioritario del mandato istituzionale». «Tangenziale - replica Simeone - spende 5 milioni l'anno per le manutenzioni della rete, perché solo i napoletani devono pagare per manutenere le altre strade italiane?».

Esito negativo anche alla richiesta della Polizia locale sui transiti in Tangenziale delle auto di servizio dell'Infortunistica stradale, che intervengono in caso di incidente. Dovranno continuare a pagare. «La richiesta di esenzione non trova giustificazione nel dettato della norma sulla esenzione» fa sapere Tangenziale.
 
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