Pomigliano, Tokyo fa rotta su Leonardo: ordinata una flotta di Atr

Pomigliano, Tokyo fa rotta su Leonardo: ordinata una flotta di Atr
di Pino Neri
Mercoledì 27 Luglio 2022, 09:00 - Ultimo agg. 12:02
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Tokyo chiama Pomigliano. Le aziende giapponesi investono per potenziare i collegamenti aerei nel Paese del Sol Levante e coinvolgono la «Leonardo» in un processo virtuoso di rilancio produttivo. È stata firmata un'intesa tra la holding nipponica Feel Air e Atr, il consorzio europeo controllato da Leonardo e Airbus che produce l'omonimo velivolo turboelica regionale a corto raggio, in buona parte realizzato nello stabilimento di Pomigliano, a partire dalla fusoliera completa.

Feel Air ha chiesto al consorzio un'intera flotta aerea, ben trentasei Atr. E non è finita. C'è una seconda compagnia giapponese, la Oriental Air Bridge, che ha chiesto un ulteriore Atr. Le lettere d'intenti delle due società nipponiche sono state finalizzate da Atr in questi giorni, durante l'Air Show di Farnobourogh, il mercato aeronautico globale che si svolge nello storico aeroporto londinese e che ha ripreso le attività in grande stile dopo il rallentamento dovuto alla pandemia.

Un volano di sviluppo mondiale di cui sta beneficiando anche il nostro Paese. Perché c'è un principio inopinabile: la ripresa economica passa soprattutto attraverso la grande industria e i suoi rapporti internazionali. E la richiesta nipponica di una flotta consistente determinerà un ulteriore impulso produttivo all'impianto di Pomigliano. 

L'esigenza del Giappone di potenziare i collegamenti tra le varie isole dell'arcipelago, unita alla ripresa economica che già sta facendo sentire i suoi effetti nella terza potenza economica mondiale dopo Usa e Cina, delinea prospettive notevoli per la produzione aeronautica partenopea. Tanto che l'amministratore delegato di Atr, Stefano Bortoli, prevede un potenziale di ordini sino ad almeno cento velivoli. «I giapponesi spiega il manager considerano l'Atr l'aereo ideale per i collegamenti tra le isole dell'arcipelago grazie alle sue caratteristiche di economicità, efficienza ed ecosostenibilità». Non solo. La maneggevolezza e la capacità del velivolo di adattarsi molto bene alle piste più piccole rende gli Atr più che adeguati agli aeroporti minori delle tante isole giapponesi. Attualmente ci sono già quindici aerei Atr che volano in Giappone. «Sono notizie che circolano da alcuni giorni nelle nostre fabbriche aeronautiche e che stanno infondendo un notevole ottimismo - commenta Giuseppe Raso, segretario generale di Napoli del sindacato Fismic - Questi processi dovranno essere accompagnati da una compartecipazione tra azienda e lavoratori del tutto indispensabile». Ma le buone notizie per l'industria aeronautica napoletana non sono terminate. Sempre all'Air Show inglese è stato chiuso un altro importante accordo con un nuovo operatore multinazionale, Abelo. Il patto prevede la fornitura di dieci Atr 72-600 e, in prospettiva, di dieci Atr 42-600S.

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La produzione è stata subito avviata, le prime consegne inizieranno nel 2023. L'obiettivo è di mettere alle spalle la crisi pandemica. Atr stima che nei prossimi 20 anni il mercato avrà bisogno di circa 2500 aeroplani. E Leonardo è pronta ad intercettare questi investimenti nei siti campani. Dall'azienda fanno sapere che già da tempo si lavora al progetto Nemesi (New Engineering & Manufacturing Enhanced System Innovation), un nuovo modo di concepire le strutture aeronautiche che punta sugli stabilimenti di Pomigliano e Nola e che mira a fare dei due siti un centro di eccellenza per la realizzazione di strutture aeronautiche per velivoli regionali (come l'Atr) e «narrow body» (a fusoliera stretta come l'Airbus A321). Nemesi si basa su nuovi e avanzati criteri di digitalizzazione e automazione produttiva in grado di garantire un'elevata ottimizzazione dei processi. 

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