Lino ucciso per il no agli estorsori, don Ciotti ai giovani: giusto lottare

Lino ucciso per il no agli estorsori, don Ciotti ai giovani: giusto lottare
di Rosalba Avitabile
Domenica 7 Novembre 2021, 11:46 - Ultimo agg. 12:06
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«Non potete seguire la strada della ricchezza, perché mette in pericolo la vostra vita, lottiamo contro l'usura, la corruzione, il traffico degli stupefacenti. Il Vangelo ci indica la strada della giustizia, della carità e libertà. Non lottiamo contro la mafia, noi lottiamo per la vita». Lo ha detto don Luigi Ciotti, presidente nazionale dell'associazione Libera contro le Mafie, ieri durante l'omelia in ricordo di Pasquale Miele, vittima di camorra, nella basilica pontificia di San Tammaro Vescovo.

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Dopo la celebrazione eucaristica, don Ciotti ha risposto ad alcune domande degli studenti delle scuole di Grumo: liceo scientifico Niglio, media Matteotti-Cirillo, sul tema della «Legalità e indifferenza». Presenti i sindaci di Grumo Nevano, Casandrino e Frattaminore. All'incontro, moderato dal giornalista Giuseppe Maiello, sono intervenuti don Raffaele Grimaldi, ispettore nazionale cappellani delle carceri, che ha sottolineato l'importanza della giustizia solidale e ambientale, argomenti trattati anche dal Papa; il fratello di Pasquale Miele, Giuseppe, che da anni insieme alla sua famiglia cerca ancora giustizia, il giornalista Tony Mira, che ha invitato i giovani a «diffidare dai social, perché pericolosi», e il dirigente scolastico della Pascoli, Osvaldo Tessitore, che ha invitato i genitori degli alunni a «collaborare con le scuole e a seguire di più i figli».

L'iniziativa è stata organizzata dalla diocesi di Aversa, associazione Libera, Comune di Grumo Nevano, Regione Campania, fondazione Polis. Lino Miele fu ucciso barbaramente il 6 novembre del 1989, per non essersi piegato alle continue richieste e ricatti del pizzo. Presenti il comandante dei carabinieri Gennaro D'Alessio, il comandante dei vigili Maria Di Vicino, il dirigente della polizia di Frattamaggiore,Pasquale Toscano.

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