Liquami ed erbacce, la lenta agonia del Fusaro

Liquami ed erbacce, la lenta agonia del Fusaro
di Patrizia Capuano
Sabato 24 Agosto 2019, 08:30
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Sos sponde del lago Fusaro. Il Coordinamento delle Periferie di Bacoli ha denunciato a Comune, Asl Na2 Nord e Arpac «lo stato di degrado» in cui versa una parte del perimetro lacustre, nell'area contigua le Grotte dell'Acqua. Riflettori di nuovo accesi anche sulle cisterne romane, di epoca tardo-repubblicana, per la cui tutela i cittadini hanno rivolto un appello all'amministrazione municipale e al ministero dei Beni culturali.
 
Se per gli antichi il Fusaro costituiva l'Acherusia Palus, la palude infernale del fiume Acheronte, ospitando successivamente fiorenti coltivazioni di ostriche, in età contemporanea le sue condizioni sono lentamente peggiorate. Lo dimostrano anche i bloom algali che si ripetono con l'aumento della temperatura. Ma non solo. In alcuni tratti, ci sono detriti, plastica e rifiuti abbandonati. E a poco servono le iniziative di pulizia promosse dai volontari, con il Comune e il Centro Ittico Campano, la società pubblica cui compete la gestione. Paradossalmente lo specchio d'acqua accoglie uno scarico di acque nere previsto dalla normativa - che si può attivare a seguito di un black-out elettrico o di piogge abbondanti.

«Abbiamo segnalato in diverse occasioni il degrado in cui versa il lungolago del Fusaro affermano gli attivisti - in particolare durante gli ultimi versamenti di liquami determinati dal malfunzionamento dell'impianto fognario, il cosiddetto picchetto 17». Come mostrano le immagini allegate alla denuncia, nell'area adiacente lo scarico dell'impianto ci sono residui fognari, alghe in decomposizione, ingombranti, plastica e boe abbandonate sulle sponde. Intorno rifiuti, erbacce e sterpaglie. Una situazione insostenibile per i residenti, soprattutto in estate con le alte temperature. «L'aria è irrespirabile proseguono gli attivisti siamo ai limiti delle condizioni igienico-sanitarie. Chiediamo a Comune di Bacoli, azienda sanitaria locale e Arpac di intervenire con urgenza, per rimuovere i detriti e i rifiuti ed eseguire una disinfestazione dell'area». Dal canto suo, l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Josi Della Ragione, assicura che ripulirà le sponde al più presto. «Con la Flegrea Lavoro siamo impegnati quotidianamente in ogni angolo della città. È nostra intenzione asportare anche lo scarico, programmando un adeguato rimedio al sistema», dice il sindaco.

Per le Grotte dell'Acqua, un calidarium con sorgente geotermica ad una temperatura di 38°, il comitato reclama manutenzione e un piano di riqualificazione. L'obiettivo è di tutelare le tre strutture da tempo fatiscenti - di cui sono costituite. «Anche queste - continua Della Ragione - saranno poste sotto la lente d'ingrandimento. Rientrano nel patrimonio del Comune, sono beni pubblici da tutelare, rilanciare e rendere fruibili».
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