Sono una cinquantina le corse che saranno soppresse nella giornata di oggi in Circumvesuviana. Di queste, meno di cinque saranno sostituite con autobus, almeno stando a quanto annunciato dall'azienda. In totale, ogni giorno la Circum garantisce 230 corse sulle sue linee: sono oltre un quarto, dunque, quelle che verranno cancellate oggi. Sarà una giornata di disagi per i (non molti) pendolari che proveranno a prendere un treno. E sarà la seconda: anche ieri, infatti, le soppressioni sono state decine e hanno riguardato pure la Cumana e la Circumflegrea, benché si sia riusciti a garantire quasi sempre un servizio automobilistico sostitutivo. Motivo: un'agitazione del personale ferroviario, per lo più i macchinisti, che stanno rifiutando le ore di straordinario. In tutta l'Eav, infatti, resta ancora il problema dell'esiguità dell'organico: mancano circa 30 macchinisti e per coprire tutti i turni è necessario ricorrere alle ore di straordinario che, come è noto, il lavoratore può rifiutare di effettuare. E allora basta un no per creare il disagio e sollevare un polverone di polemiche, con il presidente Umberto De Gregorio che urla: «Il mondo è cambiato ma qualcuno non se ne vuole accorgere» e i sindacati (soprattutto gli autonomi dell'Orsa) che ribattono: «L'azienda non rispetta i patti».
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In mezzo, ci sono gli ormai pochi viaggiatori costretti per necessità a prendere un treno della Circumvesuviana: nei vagoni e nelle stazioni sono rimasti giusto quelli che non hanno alternative per spostarsi, che devono andare al lavoro e non possono farlo in auto.
Ma la battaglia potrebbe proseguire nei prossimi giorni e alimentarsi anche di altri argomenti: tutti i sindacati, ieri, hanno bocciato l'idea delle chiusure domenicali, che partiranno dal 22. Avviata la procedura di raffreddamento, ora toccherà al prefetto cercare una mediazione per evitare l'ennesima protesta, anche perché i lavoratori dovranno mettersi in congedo: «Pensiamo che questa chiusura serva solo a risparmiare e non ad evitare assembramenti», dice Luca Del Prete dell'Orsa. «Non c'è traccia in nessuna ordinanza di provvedimenti del genere e la domenica non vi sono più affollamenti, ormai», aggiunge Stefano Papa di Usb. Ma De Gregorio ribadisce: È una misura concordata con il presidente della Regione Vincenzo De Luca».