L’orma lasciata sul terreno, lascia pochi dubbi. Un marmo d’epoca romana, appartenente al c.d. Tempio di Venere, nei Campi Flegrei, è sparito. Il manufatto, assieme a diversi fregi in marmo e avanzi di colonne, in sostanza un piccolo lapidarium che corre lungo il perimetro del sito, faceva bella mostra di sé nei pressi dell’ingresso principale del tempio, in realtà un’aula termale realizzata nel II sec. d.C., custodito da una cancellata.
«Se si tratta di un gesto di vandalismo da parte di uno sconsiderato o intenzionale di un tombarolo, la risposta potrà venire dalle telecamere di video sorveglianza, presenti sul molo», dice Nestore Antonio Sabatano, attivista locale. «Sono molto legato a Baia e spesso mi ritrovo a camminare lungo quei maestosi ambienti termali scattando qualche foto - e proprio dalle foto di archivio di Nestore è stato possibile individuare il reperto mancante - Provo molto rammarico per quanto accaduto e spero che in futuro ci sia maggiore attenzione nel monitorare il nostro patrimonio archeologico, per scongiurare che eventi del genere possano riaccadere».