Lucciole e clienti maximulte per tutti
nel Napoletano, ma solo per 6 mesi

Lucciole e clienti maximulte per tutti nel Napoletano, ma solo per 6 mesi
di Enrico Ferrigno
Sabato 4 Maggio 2019, 12:10
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Prostituzione off limits ad Acerra, ma fino al 30 ottobre prossimo. A stabilirlo un'ordinanza del sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri che ha fatto scattare il divieto di esercitare il meretricio a partire da ieri mattina. Ovviamente nel mirino sono finiti tutti quei comportamenti «diretti in modo non equivoco ad offrire prestazione sessuali a pagamento», ma anche «altri atteggiamenti o modalità comportamentali, compreso l'abbigliamento, che possano ingenerare la convinzione che si stia esercitando la prostituzione». Per coloro, invece, che si intrattengono e che comunque chiedono anche semplicemente informazioni o contrattano prestazioni sessuali con lucciole e transessuali sono state disposte multe salatissime fino a 500 euro.

LE SANZIONI
E per evitare che le sanzioni non vengano spedite a casa si può pagare in misura ridotta nell'immediato della contestazione. Inoltre, per i potenziali clienti che alla guida di veicoli intralcino la normale circolazione stradale o effettuino manovre pericolose è stato disposto anche un' ulteriore multa per la violazione del codice della strada. A determinare il giro di vite l'emergenza prostituzione soprattutto nelle immediate periferie della città. Sono decine, le donne, soprattutto extracomunitarie, che si assiepano lungo le strade provinciali e nei pressi dell'area industriale di Acerra. Un fenomeno che ha conosciuto una graduale e preoccupante recrudescenza. «Si ravvisa quindi la necessità ed urgenza di intervenire» spiega nell'ordinanza il sindaco Lettieri.

LE REAZIONI
Ma è subito polemica. «E' assurdo, non riesco a capire questo limite temporale del divieto. Anche d'inverno il fenomeno esiste. Perché solo per 5 mesi? Sembra quasi che sia lecito farlo per la parte restante dell'anno» sbotta la capogruppo del Movimento 5 Stelle, Carmela Auriemma. E sulla stessa linea d'onda anche l'altra consigliera comunale di opposizione, Paola Montesarchio. Per la segretaria della locale sezione del pd «questa ordinanza è acqua che non toglie la sete: è sicuramente da choc osservare le strade piene di ragazze che si prostituiscono spesso portandosi anche i figli appresso, ma certamente il contrasto non può avere un limite temporale e soprattutto deve essere integrato anche dallo stroncamento del meretricio nel chiuso di case di appuntamento illegali». Per il capogruppo pd Montesarchio «il sindaco deve chiedere al ministro Salvini maggior controllo del territorio ed un aumento del personale di polizia e carabinieri oltre che precisare che l'abbigliamento in sé non è il problema, ma il contesto in cui viene utilizzato». In Comune sono certi che la sanzione possa essere applicata in forza di un decreto adottato dal ministro dell'Interno del 2008 che dava ai sindaci la possibilità di intervenire a tutela della sicurezza stradale e dell'uso corretto degli spazi e civile degli spazi pubblici, ma la cui costituzionalità è stata in passato contestata dalla Corte di Cassazione.
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