Luigi, da tre anni nessuna traccia: pagina Fb per continuare le ricerche nel Napoletano

«Luigi da poco diciottenne, presumibilmente: senza aver mai lavorato, senza aver soldi da parte, senza aver un mezzo e a quanto pare senza grandi amicizie, come avrebbe fatto a cambiar vita?». È quanto scritto sulla pagina Facebook «Luigi Celentano Ricerca attiva», composto da persone che non si arrendono e che vogliono trovare il giovane di Meta. Il ragazzo è scomparso il 12 febbraio del 2017: sono passati tre anni, ma del ragazzo dagli occhi chiari e i capelli ossigenati ancora nessuna notizia. Sembra svanito nel nulla. Un gruppo di amici e conoscenti ha aperto lo spazio social con l'obiettivo di mantenere vivo l'interesse: in pochi credono alla pista dell'allontanamento volontario. «Luigi con problemi in casa e fuori, come avrebbe potuto cambiare la sua vita in una notte improvvisa con questi presupposti? Perché non fare questo passo alla luce del giorno e in tranquillità? Cosa lo avrebbe portato ad uscire di casa intorno a mezzanotte?» alcuni degli interrogativi posti sulla pagina, a cui finora nessuno ha saputo dare risposta. Palese, dunque, la posizione di chi gestisce questo spazio social: è improbabile che il giovane si sia allontanato e abbia fatto perdere le tracce di sua spontanea volontà.

LEGGI ANCHE «Verità per Luigi», Arcigay e Sorrento Pride in campo per il 18enne scomparso

Intanto sua madre e il compagno hanno cambiato abitazione: hanno abbandonato la casa dove viveva anche Luigi, trasferendosi a Pompei. Più volte la donna ha partecipato a trasmissioni televisive lanciando appelli per ritrovare suo figlio, ma lo scenario si è sempre presentato complesso. Il ragazzo nell'ultimo periodo mostrava sofferenza per più motivi: bulli che lo prendevano in giro e patrigno che, a quanto da lui riportato nella denuncia presentata ai carabinieri, lo molestava. Cosa sarà davvero accaduto quella notte del 12 febbraio? Luigi è uscito di casa alle due di notte e nei pressi di Vico Equense è stato fermato da una pattuglia delle forze dell'ordine a cui ha spiegato che stava andando a pescare. In realtà si è poi recato a casa dello zio Franco, nella zona collinare. «Portami via, se resto qui mi uccidono, mi vogliono morto» le parole che avrebbe detto al fratello del padre. Poi è tornato in strada, facendo perdere definitivamente le proprie tracce.

LEGGI ANCHE Spunta la pista degli incontri di boxe dietro la scomparsa di Luigi Celentano

In questi anni le forze dell'ordine e i volontari della protezione civile, coordinati dalla Prefettura di Napoli, hanno scandagliato ogni angolo della costiera nella speranza di trovare Luigi. A cominciare da Bonea, frazione dove risiede lo zio Franco e dove il 18enne metese è stato visto per l'ultima volta, per finire nella zona del ponte di Seiano, luogo spesso scelto per i suicidi. I carabinieri hanno cercato anche a Napoli e dintorni, dove alcune persone avevano riferito di aver visto il ragazzo. Ma nulla di concreto è emerso. Tra le piste seguite dagli inquirenti, la più credibile è sempre stata quella dell'allontanamento volontario. Ma i problemi che aveva in famiglia non sono stati sottovalutati. «Da circa due anni sono vittima di minacce e ingiurie nonché di un vero e proprio comportamento persecutorio da parte di G., compagno di mia mamma Fulvia» aveva affermato Luigi in una denuncia depositata in caserma. E intanto sulla pagina Facebook gli amici non perdono la speranza: «Luigi, stiamo aspettando tue notizie. Se ci leggi, facci sapere che stai bene».