Lupara bianca, spunta cadavere nel Napoletano: l'ipotesi della vittima «incaprettata»

Lupara bianca, spunta cadavere nel Napoletano: l'ipotesi della vittima «incaprettata»
di Marco Di Caterino
Sabato 22 Settembre 2018, 19:00
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Uno scontro feroce. Scandito da morti ammazzati e «lupare bianche» tra chi un tempo era alleato, per poi diventare un nemico da eliminare. Anni insanguinati quelli tra il 2015 e il 2016, per il controllo delle piazze di spaccio di Melito, ancora oggi roccaforte mai scalfita del clan Amato-Pagano, che in quel biennio affrontarono una faida interna che li portò ad un passo dall'autodistruzione. Èin questo scenario, già noto alla Dda, che si deve collocare l'omicidio di Davide Tarantino, rapito, forse torturato e ucciso con la tecnica dell'incaprettamento, il 25 febbraio del 2016, e il cui corpo è stato ritrovato giovedì mattina, sepolto sotto pochi centimetri di terreno e immondizia in un campo incolto tra Melito e Giugliano. In questa breve ma feroce faida, fu ucciso Luigi Di Rupo, massacrato di colpi in un affollato bar di Melito, il 5 gennaio 2016, tra decine di clienti che acquistavano dolciumi per la Befana, il 26 febbraio fu fatto sparire Tarantino (ritrovato cadavere giovedì scorso) e poche ore dopo la conta dei morti segnò anche la sparizione di un suo amico, Antonio Ruggiero, mai più ritrovato. A maggio Giovanna Arrivoli, detta «Giò» la donna che si sentiva uomo, fu ritrovata cadavere, semisepolta in un appezzamento di terreno, alla periferia di Melito. Morti e scomparsi, legati da un solo filo, quello della scissione interna tra chi appoggiava Pietro Caiazza, messo a capo delle piazze di spaccio e chi invece stava con la famiglia Canciello e il gruppo di Ciro Mauriello. Questi, come riportato in una intercettazione ambientale in un summit con la presenza di Rosaria Pagano, sorella di Cesare che con Raffaele Amato aveva dato luogo alla scissione da Paolo Di Lauro e alla prima faida di Scampia, dice a Caiazza, ras del contrabbando di sigarette: «Tu puoi campare cento anni. E di sicuro li campi se te ne torni ad Afragola con il suo bancariello». Una dichiarazione di guerra che tale è stata.
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