M5S a Quarto, gli 007 di Cantone in campo: nel mirino gli atti della giunta

M5S a Quarto, gli 007 di Cantone in campo: nel mirino gli atti della giunta
di Leandro Del Gaudio
Venerdì 8 Gennaio 2016, 08:20 - Ultimo agg. 10:54
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Non solo minacce e voto di scambio, non solo pesanti sospetti di combine elettorali. Non solo le indagini del pool anticamorra di Napoli, ma anche l'attenzione su delibere e atti amministrativi che hanno caratterizzato la vita della giunta grillina di Quarto.

In attesa di sviluppi investigativi sul caso che fa tremare l'esecutivo pentastellato del Comune alle porte di Napoli, c'è una mossa che non passa inosservata: è quella del presidente dell'Autorità anticorruzione Raffaele Cantone, che ha deciso di intervenire su alcuni step messi a segno in questi mesi dall'esecutivo guidato dal sindaco Rosa Capuozzo. Al momento, c'è un contatto tra l'ufficio dell'Anac e la Prefettura di Napoli in relazione a una delibera di giunta dello scorso 22 dicembre. Nulla al momento di penalmente rilevante - bene chiarirlo - ma c'è esigenza di fare chiarezza su un provvedimento amministrativo all'indomani dell'interrogazione parlamentare della senatrice del Pd Rosaria Capacchione.

Si muove l'autorità anticorruzione, riflettori puntati sulla prosecuzione dell'appalto per la gestione del servizio idrico-fognario. Qual è il punto? Sotto i riflettori, finisce una Ati (una associazione temporanea di imprese) formata anche da un'azienda rimasta priva di nulla osta in materia di antimafia. Problemi di interdittiva, un caso finito dinanzi al Tar (che ha dato ragione all'azienda ricorrente) e al Consiglio di Stato (che ha invece bocciato il ricorso dell'azienda privata), rendendo necessaria una mossa a sorpresa, poi ratificata dalla giunta grillina: il cambio in corso d'opera tra l'azienda colpita dall'interdittiva e quella subentrante. Tutto regolare? Una domanda sulla quale vogliono vederci chiaro i tecnici dell'Autorità anticorruzione. Possibile che sotto i riflettori (sia da un punto di vista penale che sotto il profilo amministrativo) ci siano anche altre delibere adottate in pochi mesi dalla giunta Capuozzo. Esigenze di trasparenza, alla luce di informative di reato (come quella dei carabinieri di Pozzuoli che sta a sostegno delle perquisizioni dello scorso 23 dicembre), e di denunce provenienti dal mondo politico.

Ma torniamo al nucleo originario dell'inchiesta che scuote la credibilità di un pezzo di politica di Quarto. Indagine condotta dal pool anticamorra del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, al lavoro il pm Henry John Woodcock, che ha notificato prima di Natale un decreto di perquisizione a carico di Giovanni De Robbio, uno dei leader locali del movimento cinque stelle, tanto da approdare in Consiglio comunale con oltre novecento voti. Difeso dai penalisti Giuseppe Caruso e Amerigo Russo, De Robbio è indagato per aver minacciato il suo sindaco Rosa Capuozzo, in relazione a una storia di possibile abusivismo edilizio. Si sarebbe presentato dal sindaco, in compagnia del geometra Giulio Intemerato, ricordandole le fotografie dell'abuso edilizio nella casa intestata al marito del sindaco, usando quelle istantanee per ammorbidire il primo cittadino in materia di nomine, appalti e assunzioni (in questa vicenda sono indagati anche l'imprenditore Alfonso Cesarano e Mario Ferro). Ma a leggere il decreto di perquisizione, c'è dell'altro. C'è un capitolo legato al voto di scambio, come emerge da telefonate intercettate addirittura a giugno scorso, subito dopo la vittoria elettorale dei grillini a Quarto. A questo punto in tanti si pongono una domanda: ci sono intercettazioni che riguardano De Robbio che parla con i vertici del suo partito?

Stando ai rumors della politica, anche alcuni esponenti di spicco dei Cinque stelle potrebbero essere stati intercettati mentre dialogano con De Robbio (parole prive di rilevanza penale, sembra di capire). Eppure, dalle poche carte finora scoperte dalla Dda di Napoli c'è dell'altro. Si comprende che c'è attenzione anche su altri versanti della vita amministrativa di Quarto, visto il pressing della camorra locale su pezzi del sistema amministrativo cittadino. Ed è lo stesso sindaco Capuozzo a porre l'accento sul Puc, vale a dire sull'intero piano urbanistico comunale, lo strumento più importante per arginare speculazioni edilizie e infiltrazioni criminali.

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