Malato di cuore, salvato dalla morte del fratello: «Decisiva la prevenzione»

Malato di cuore, salvato dalla morte del fratello: «Decisiva la prevenzione»
di Francesco Gravetti
Venerdì 23 Luglio 2021, 08:30 - Ultimo agg. 24 Luglio, 09:03
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Fino a un anno fa, i Rega, famiglia di imprenditori del settore conserviero residente a Striano, nemmeno sapevano dell'esistenza di Cabras, località turistica della Sardegna. Impararono a conoscerla loro malgrado perché fu proprio in un bed and breakfast di Cabras che, mentre era in vacanza, perse le vita Salvatore Rega, 31 anni, attivista della Pro loco, impegnato nel sociale e nello sport. Salvatore morì alle 4 del mattino, nel sonno, davanti agli occhi della fidanzata: a nulla servirono i tentativi di salvarlo della guardia medica e dei medici del 118, che arrivarono un quarto d'ora dopo. Forse sarebbe stato utile un defibrillatore, ma trovarne uno in un bed and breakfast è difficile, se non impossibile. 

Un anno dopo, l'intera famiglia e in particolare i fratelli, Luigi e Gennaro, possono raccontare che la scomparsa di Salvatore è servita a salvare altre vite: la loro, innanzitutto, ma anche quella di chi ascolta i loro appelli e punta sulla prevenzione.

Il giovane strianese, infatti, era affetto da una cardiomiopatia ipertrofica: lui lo sapeva, era spesso sotto controllo ma i medici gli avevano sempre garantito che avrebbe fatto una vita normale. Dopo la sua morte improvvisa, i Rega decisero di approfondire la conoscenza del loro cuore e scoprirono che per alcuni di loro era ballerino, proprio come quello di Salvatore.

In venti, tra fratelli, genitori e cugini, si sottoposero ad accertamenti ed in particolare all'holter, un esame che consente di misurare, a intervalli regolari, la pressione arteriosa durante una intera giornata e di registrarne i risultati. Venne fuori qualche problemino per alcuni di loro e una familiarità con la patologia di Salvatore proprio per i fratelli, Luigi, 25 anni, e Gennaro, 29. Seguito dal professor Carlo Pappone, Gennaro scoprì di avere la sindrome di Brugada, una malattia ereditaria dell'elettrofisiologia cardiaca, che provoca un aumento del rischio di morte cardiaca improvvisa. Si è operato, gli è stato impiantato un defibrillatore cardiaco sottocutaneo ed ora conduce una vita normalissima. Lavora, fa sport e sa che, probabilmente, deve dire grazie al sacrificio inconsapevole del fratello, la cui morte ha indotto un'intera famiglia a fare controlli e visite mediche approfondite.

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Ecco perché, un anno dopo, Luigi e Gennaro lanciano un appello affinché si faccia più prevenzione: «Quando avvengono episodi di arresti cardiaci o addirittura morte improvvisa, tutti i familiari devono fare accertamenti: è fondamentale, perché spesso si scoprono malformazioni congenite», dicono. Aggiunge Gennaro: «A me è successo proprio questo: la scomparsa di mio fratello mi ha consentito di fare una scoperta che, forse, non avrei mai fatto. Magari quello che è successo a Salvatore sarebbe potuto toccare a me, chi può dirlo». Prevenzione, dunque. Ma anche più defibrillatori nei luoghi pubblici: «Un defibrillatore può salvare la vita. Forse l'avrebbe salvata a nostro fratello, se ce ne fosse stato uno nei paraggi. Da un anno noi cerchiamo di sensibilizzare le istituzioni e i cittadini, abbiamo fatto anche delle donazioni. Purtroppo fin quando non si vivono certe tragedie, non ci si rende conto di quanto può essere importante il progresso della medicina e della scienza».

A Napoli, oltre a Carlo Pappone anche il dottor Giuseppe De Martino è un esperto di aritmie. I Rega hanno imparato a conoscere i medici più bravi e ora dicono: «Non bisogna esitare a contattarli, a fare controlli». Quanto a Salvatore, di lui resta il ricordo degli amici a Striano, che gli hanno dedicato un memorial di calcetto e tanti pensieri ieri e nei giorni passati, in occasione dell'anniversario della morte. Salvatore amava viaggiare, aveva 31 anni e già aveva visto mezzo mondo: in Australia c'era stato proprio col fratello Gennaro. Il suo ultimo viaggio lo ha fatto in Sardegna, lasciando la vita a pochi metri dal mare cristallino di Cabras. 

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