Maltempo, la strana «acqua alta»: se a Napoli piove si allaga Casandrino

Maltempo, la strana «acqua alta»: se a Napoli piove si allaga Casandrino
di Giuseppe Maiello
Domenica 24 Novembre 2019, 14:27 - Ultimo agg. 14:29
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«E' mai possibile che la nostra città si allaghi anche quando non piove? Da oltre 30 anni subiamo danni ingenti alle attività commerciali, alle abitazioni: adesso basta» questo il grido di dolore di cittadini, commercianti, associazioni per gli allagamenti che continua a registrare la città alle prime gocce di pioggia. Anche il sindaco Salvatore Volpe, minaccia manifestazioni clamorose: «Pronto ad incatenarmi sotto la Regione» dice ed intanto scrive a Regione, Città metropolitana, prefetto, autorità di bacino. Sotto accusa, da ormai oltre un trentennio, il collettore fognario ricavato dalla copertura dell'alveo comunale.

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SCOPPIA
La condotta ricavata è troppo piccola e riesce ad accogliere le acque reflue solo in condizioni ordinarie. Scoppia quando piove. Il fatto strano è che tracima anche quando, ed è accaduto, a Napoli piove ma a Casandrino no. Questo perché nel collettore casandrinese si immettono anche le acque reflue che arrivano dalla zona alta di Napoli, in particolare dalla zona ospedaliera. Il centro cittadino mezz'ora dopo che compare la pioggia a Napoli, viene invaso da un fiume in piena, che trascina spazzatura e rifiuti. «A settembre scorso - spiegano i volontari di No biocidio' ci siamo messi in contatto con la Forestale, c'è stato un sopralluogo in via Lavinaio, qui c'è un tubo grande che finisce il suo percorso in una strada sterrata: quando piove l'acqua esce fuori come un geyser', si immette in via Borsellino che diventa un letto di fiume che inonda il centro». Come spiega anche sul sito dell'associazione la presidente Rosaria D'Angelo «la Forestale dopo il sopralluogo ha aperto un fascicolo presso la Procura per accertare responsabilità». Che ricadono sulla ex Casmez che ha redatto il progetto. Confermato anche dalla lettera del sindaco Volpe: «Il collettore è stato realizzato agli inizi degli anni '80 nell'ambito del progetto PS3, disinquinamento del golfo di Napoli». Quando c'era l'alveo il livello delle acque si innalzava e raramente tracimava: con la realizzazione della condotta questo avviene anche in presenza di brevi piogge. Quando poi le condizioni meteo sono come quelle di questi giorni, siamo di fronte al disastro annunciato.

IL BY PASS
Il primo cittadino spiega che è stato previsto anche un progetto, per 4.500.000 di euro per bypassare Casandrino. Progetto fermo perché significherebbe secondo il comune di Grumo Nevano, spostare il problema, visto che il loro collettore non è in grado di assorbire una così enorme quantità di acqua. «In occasione dei lavori per l'Alifana venne assicurato al nostro comune che ci sarebbe stata una soluzione, invece» continua il primo cittadino che non ha fatto mistero di volersi incatenare sotto Città Metropolitana e Regione se sarà necessraio. Il presidente di Nessun Biocidio, Gaetano Gozzolino invita «il sindaco a farsi rispettare dagli enti sovracomunali».

Giuseppe Cappa di Noi Liberi: «Ci sono cantinati allagati: si aspetta forse la tragedia, che l'acqua che penetri nelle fondamenta dei palazzi, li faccia crollare?». Per i consiglieri di minoranza di CambiAmo è necessario «avviare un confronto incessante e deciso con la Regione. Solo con un intervento straordinari che la regione può e deve mettere in campo, potremo sperare di non subire più, ad ogni pioggia, allagamenti che devastano il territorio e che mettono in ginocchio il commercio e la città».

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