Maltempo a Napoli, città in affanno: oggi nuova allerta meteo e tombini ancora otturati

Maltempo a Napoli, città in affanno: oggi nuova allerta meteo e tombini ancora otturati
di Paolo Barbuto
Lunedì 26 Settembre 2022, 23:45 - Ultimo agg. 27 Settembre, 16:24
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Ieri il secondo giorno di allerta meteo arancione è stato meno drammatico del primo, ma non è finita ancora: l’allarme per il maltempo è stato allungato anche alla giornata di oggi, fino a mezzanotte, di valore meno elevato (l’allerta oggi sarà “gialla”) ma con preoccupazioni sempre più intense. Se domenica mattina sono state le piogge copiose a mettere ko la città, le previsioni odierne parlano di venti estremamente intensi e di mare molto agitato. Il problema, dunque si sposta dagli allagamenti ai possibili cedimenti di alberi, cartelli pubblicitari, guaine di protezione, e non è finita qui: il bollettino spiega che è necessario tenere d’occhio anche i movimenti del terreno. Secondo la nota ufficiale esiste la possibilità che si verifichino «possibili fenomeni franosi legati a condizioni del territorio particolarmente fragili e, per effetto della saturazione dei suoli, anche in assenza di precipitazioni»; insomma, anche se non dovesse piovere la città potrebbe “ripiegarsi” ugualmente.

Proprio la preoccupazione di una frana tiene in allerta gli abitanti di via della Grotta Vecchia, a Fuorigrotta. A pochi passi dall’ingresso della Crypta Neapolitana (il tunnel scavato nel primo secolo avanti Cristo e rimasto in uso fino all’800 quando venne sostituito dall’attuale galleria delle Quattro Giornate) la pioggia di domenica mattina ha provocato una grossa colata di fango dalla sovrastante collina di Posillipo. La porzione di strada sulla quale s’è riversata la melma è stata recintata e inibita al transito di auto e pedoni: il movimento di terreno della collina non è ancora sotto controllo e potrebbero verificarsi nuovi cedimenti, di proporzioni molto più grandi. Dalla stradina, sulla quale affacciano molti “bassi”, lanciano un appello: «Qualcuno venga a verificare. Abbiamo paura che le nostre case possano essere invase da fango e detriti alla prossima pioggia».

Dopo le polemiche per gli allagamenti che hanno sommerso la città durante la bomba d’acqua di domenica mattina, arriva una notizia che suona beffarda: è stato ufficialmente avviato ieri il piano per la pulizia delle caditoie «in vista degli eventi meteorologici autunnali che potrebbero generare difficoltà».

L’annuncio dell’intervento arriva con grave ritardo, probabilmente le caditoie andavano ripulite prima degli allagamenti, non dopo, soprattutto nella zona di Chiaia che è andata sott’acqua: «Difatti noi avevamo chiesto di avviare le procedure a luglio - spiega la presidente municipale di Chiaia, Giovanna Mazzone - ma ci venne risposto che c’era solo la possibilità di effettuare interventi emergenziali.

Solo da qualche giorno abbiamo saputo che si avviava la procedura per la pulizia. Anche se devo dire che potrebbe non essere risolutiva: credo che il problema degli allagamenti dipenda dalla rete fognaria ed è per questo che chiederemo, come municipalità, un intervento all’assessorato competente per la pulizia delle condotte fognarie».

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Dopo il lunedì di chiusura imposta dal sindaco agli istituti non coinvolti nelle procedure elettorali, le scuole riaprono regolarmente. Il rientro della maggior parte degli studenti è previsto per giovedì mattina quando saranno concluse anche le procedure di sanificazione, e per quella giornata, allo stato attuale, non è prevista alcuna allerta meteo.

Ci sarà, ovviamente, da rimettere in sesto molte scuole che hanno subito danni, grandi e piccoli, dalla bomba d’acqua di domenica mattina. Il simbolo degli istituti colpiti dal maltempo a Napoli è stato il liceo Umberto. Domenica c’è stato allarme per una copiosa infiltrazione dal soffitto sul corridoio principale. Un intervento d’emergenza (teloni appoggiati sull’area delle infiltrazioni) ha lievemente limitato il problema, ma con immediatezza dovranno partire gli interventi di ripristino della copertura. Lavori da eseguire in sessanta scuole napoletane presso le quali, nel giorno della scadenza elettorale, squadre del Comune sono intervenute per tamponare i danni del maltempo.

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