«Questa di oggi è una piazza di pace. La prima in Italia e ci auguriamo ne seguano altre in tutto il Paese perché bisogna muoversi: non possiamo restare impotenti a contare i morti senza fare niente». Con queste parole il vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna, presidente della Conferenza episcopale campana, è arrivato in piazza del Plebiscito a Napoli teatro della grande manifestazione promossa dal governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per chiedere il cessate il fuoco in Ucraina e l’avvio di una seria trattativa di pace internazionale. Circa 20mila i manifestanti che hanno gremito la piazza con i colori dell’arcobaleno che sventolano sulle tante bandiere della pace presenti.
«Non è facile prendere posizione - precisa Di Donna, evidenziando le diatribe dei giorni scorsi - lo dicono le polemiche che hanno accompagnato questa evento di stamattina.
Il presidente della Conferenza episcopale campana ha successivamente ribadito l’importanza che tale messaggio parti proprio dal capoluogo campano: «Nel mio appello che farò alla piazza tirerò fuori anche la pietas napoletana. Quel sentimento di pietà che ha sempre caratterizzato il nostro popolo per il quale tutti i soldati, morti in guerra, sono figli di mamma. Tutti da entrambe le parti. Perciò vogliamo invocare il cessate il fuoco perché la pace giova a tutti».