Oltre 150 chilogrammi di reti fantasma recuperati, ed altrettanti materiali di vario genere ripescati dal fondali, tra cui lattine, bottiglie di plastica ed attrezzi utili alla pesca. È il bilancio dei primi tre mesi del progetto “Ghost Gear & Seawatching in Sorrento”, l'iniziativa varata dall'amministrazione comunale di Sorrento, e voluta dal sindaco Massimo Coppola, per sensibilizzare pescatori e cittadini sulla presenza di specie animali protette e promuovere attività di raccolta di attrezzature da pesca smarrite o abbandonate.
Sono le cosiddette “reti fantasma”, trappole di morte per tantissime specie ittiche e un pericolo anche per la sicurezza di subacquei e bagnanti. «L'attività ha rilevato, oltre alla presenza di rifiuti recuperati, anche una nota molto positiva - spiega Luigi Di Prisco, presidente del consiglio comunale di Sorrento e promotore dell'iniziativa - Si tratta dell'avvistamento da parte dei pescatori di numerose specie marine come tartarughe, delfini e anche squali verdesca.