Mare sporco sulle coste flegree: due maree nere, liquami a onde

Mare sporco sulle coste flegree: due maree nere, liquami a onde
di Gennaro Del Giudice
Martedì 7 Luglio 2020, 10:10
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Liquami in mare, polemiche, denunce e un intreccio di responsabilità tra comuni flegrei e regione Campania che promettono l'ennesima estate calda. Sotto i riflettori c'è la qualità del mare a Pozzuoli non balneabile in cinque tratti della costa, le cui potenziali fonti d'inquinamento secondo l'Arpac sono da individuare tra foci di canali ed alvei: in particolare, i canali Abruzzese e di Quarto e l'alveo dei Camaldoli che confluiscono nella foce di Licola. E proprio a Licola mare che domenica, verso le 14, una marea nera e maleodorante è finita in acqua mentre in tanti facevano il bagno nonostante i divieti di balneazione.

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Lo sversamento dei liquami sarebbe da imputare a un cattivo funzionamento dell'impianto di sollevamento di via Madonna del Pantano, che ricade nel comune di Giugliano, ma gestito dal depuratore di Cuma: liquami finiti nell'alveo dei Camaldoli e di lì in mare dove, nel frattempo, sarebbero confluiti anche le acque reflue dal canale di Quarto, da settimane al centro delle polemiche per la presenza di una griglia che ostacolerebbe il passaggio verso i depuratori. La manutenzione del canale è del comune di Quarto che di recente ha richiesto interventi alla Regione. Episodio che ha suscitato le proteste dei comitati locali che hanno denunciato e documentato lo scempio andato avanti fino alle 17 circa attraverso video e dirette Facebook.

«Ho inviato il video ai carabinieri del Noe, al magistrato della Procura di Aversa che si occupa di reati ambientali, alla Regione e al sindaco di Pozzuoli per documentare quanto stava accadendo», ha spiegato Umberto Mercurio, presidente di Licola Mare Pulito.
 


Nelle stesse ore ai piedi del Rione Terra di Pozzuoli altri liquami finivano in mare a causa di un corto circuito che ha mandato fuori uso il quadro elettrico della stazione di sollevamento di via Cavour, provocando l'arresto delle pompe e quindi lo scarico a mare di acque reflue. L'ultimo di una lunga serie di incidenti a tre anni di distanza dall'installazione del nuovo impianto. L'episodio è stato stigmatizzato dal consigliere di opposizione Raffaele Postiglione che ha raccolto i liquami in una bottiglia, annunciando di portarla al prossimo consiglio comunale per protesta dopo la mancata discussione di un'interrogazione sul tema mare presentata tre volte dalla minoranza e mai discussa per mancanza del numero legale. «Dei problemi legati all'ambiente, al depuratore e agli alvei che scaricano a mare si è sempre discusso e si continuerà a discutere in Consiglio comunale. Addirittura lo scorso febbraio c'è una stata una riunione straordinaria con la presenza del vicepresidente della Regione Campania con delega all'ambiente Fulvio Bonavitacola» ha tenuto a precisare il sindaco Vincenzo Figliolia che sul tema degli sversamenti a Licola ha sottolineato che «Pozzuoli subisce questa situazione ma non è spettatore passivo. Tutti sanno della battaglia che l'amministrazione sta conducendo contro gli scarichi dei rifiuti che arrivano con le piogge». 

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