Marittimi bloccati su un cargo in Cina, Di Maio: «Adesso possono tornare in Italia»

Marittimi bloccati su un cargo in Cina, Di Maio: «Adesso possono tornare in Italia»
Martedì 29 Dicembre 2020, 15:35 - Ultimo agg. 16:02
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«I 13 marittimi italiani bloccati in Cina potranno ritornare in Italia. Ho comunicato la notizia in una lettera inviata durante le festività ai sindaci che mi avevano chiesto un intervento per riportare in Italia i nostri connazionali. Lavorare in silenzio e con umiltà, senza proclami, porta importanti risultati. Questa è la strada che abbiamo scelto». Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, commentando il via libera della Cina allo sbarco dei connazionali.

«È un onore servire il mio Paese e sono grato al nostro Corpo Diplomatico che nonostante le difficoltà legate alla pandemia non si sta risparmiando.

Ringrazio anche il Governo cinese per aver risposto alla nostra richiesta. Andiamo avanti così», aggiunge. 

«C'è grande soddisfazione, siamo in stretto contatto con i familiari dei marittimi ed era necessario dare loro una notizia del genere. Finalmente abbiamo un orizzonte temporale certo». Così il sindaco di Monte di Procida Giuseppe Pugliese. «Dobbiamo essere orgogliosi di loro - aggiunge Pugliese - stanno reagendo con grande forza e con grande professionalità e ben rappresentano l'Italia e la nostra tradizione marittima. Credo che veramente dobbiamo essere orgogliosi di loro». Pugliese esprime «soddisfazione» anche «per l'azione incisiva posta in essere a livello politico dai sindaci, con il documento che abbiamo inviato a metà dicembre al Governo», e ringrazia il ministro Di Maio «per l'attività decisiva che è stata posta in essere. Il ministro - conclude Pugliese - è stato estremamente corretto politicamente rivolgendosi ai sindaci».

«Siamo molto soddisfatti per questa soluzione e per l'azione diplomatica del Governo». Così Dino Ambrosino, sindaco di Procida, commenta all'Adnkronos l'annuncio del ministro. Tra gli italiani sul cargo c'è Tommaso Scotto di Perrotolo, procidano, imbarcato il 19 dicembre 2019 e quindi da oltre un anno lontano dall'isola: «Con lui abbiamo cercato sempre di mantenere i contatti - racconta Ambrosino - e abbiamo condiviso anche dei momenti della candidatura di Procida a Capitale italiana della cultura 2022. Lo scorso 16 dicembre le sirene delle navi nei porti del golfo di Napoli hanno suonato le sirene all'unisono e anche lui, dalla nave 'Antonella Lembò, ci ha mandato un video in cui suonava la sirena. È sempre stato partecipe delle nostre attività, pur se lontano». Ambrosino si dice «molto contento del lavoro fatto dal Governo e del coordinamento che c'è stato tra tutti i Comuni coinvolti. Con la notizia da parte del ministro degli Esteri abbiamo tirato tutti un sospiro di sollievo», conclude.

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