Supermercato invaso da topi a Napoli, la lettera al prefetto: «È allarme sanitario»

Arenaccia, è ancora sotto sequestro il locale incendiato sei mesi fa cibo mai rimosso preso d’assalto dai roditori: la rabbia dei residenti

Il market dei topi
Il market dei topi
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Lunedì 29 Maggio 2023, 23:45 - Ultimo agg. 31 Maggio, 07:21
4 Minuti di Lettura

Nel cuore di Napoli, all’interno di un supermercato andato in fiamme sei mesi fa, s’è insediata una colonia di migliaia di topi. Si cibano delle vivande abbandonate e, attualmente, tutte avariate. I roditori cercano nuove soluzioni alimentari nelle abitazioni circostanti, risalgono lungo le condutture dell’acqua e del gas e si muovono sui balconi, provano ad entrare, cercano cibo e nuovi nidi dove fermarsi e proliferare.

Siamo in via Colonnello Lahalle, all’incrocio con via Arenaccia, zona altamente popolata: in tutte le abitazioni che circondano la struttura andata in fiamme c’è allarme. Qualche giorno fa è stata anche messa in piedi una piccola manifestazione di protesta per attirare l’attenzione su una questione della quale la città sembra non accorgersi nemmeno.

Non c’è possibilità di fare una profonda derattizzazione, e nemmeno di andare a rimuovere il cibo avariato che ha resistito alle fiamme e che da sei mesi giace sugli scaffali e nei frigoriferi spenti: la struttura, all’indomani dell’incendio, è stata posta sotto sequestro per consentire lo svolgimento delle indagini e appurare le cause delle fiamme. Da quel giorno, però, non è accaduto più nulla: la serranda è chiusa e segnalata dal cartello del sequestro giudiziario e nessuno può accedere senza violare le norme del codice. 

La questione che preoccupa maggiormente è quella delle carni, dei salumi, delle vivande fresche che già qualche giorno dopo l’incendio hanno iniziato a marcire e che oggi si sono trasformate in melma maleodorante della quale i topi si cibano con avidità: «Adesso la questione è diventata di carattere sanitario - spiega il leader della contestazione - bisogna che il magistrato se ne faccia carico e consenta un breve dissequestro per consentire la rimozione del cibo avariato e la realizzazione di una profonda derattizzazione».

Alle richieste, presentate durante la protesta dell’altro giorno, non c’è stata nessuna risposta. 

I residenti preoccupati, allora, hanno deciso di inviare una lettera al prefetto di Napoli.

Nessuna forzatura, una semplice richiesta di intervento per chiarire che, nel rispetto delle norme e della magistratura che deve indagare, è necessario fare qualcosa per evitare che la questione si trasformi in un pericoloso allarme sanitario.

 

C’è grande fiducia in un intervento del Prefetto che potrebbe fare da mediatore con la magistratura e ottenere il temporaneo dissequestro per consentire pulizia e allontanamento dell’immensa colonia di ratti.

«Il dissequestro potrebbe anche essere brevissimo - spiegano i residenti - perché è già pronta la procedura per intervenire con rapidità, eliminare le schifezze abbandonate nel supermercato e cacciare, finalmente, i topi». A dare la disponibilità per le operazioni di pulizia è stato lo stesso titolare dell’esercizio commerciale il quale è stato presenta alla giornata di protesta e ha offerto tutta la sua collaborazione per risolvere un problema del quale, però attualmente non può farsi carico.

Video

L’incendio all’interno del deposito del supermercato Sigma di via Colonnello Lahalle, si è sviluppato nella notte dell’antivigilia dello scorso Natale. Le fiamme si svilupparono con rapidità e vennero sgomberate le famiglie di quattro palazzine circostanti nel timore che l’incendio potesse estendersi. I vigili del fuoco lavorarono tutta la notte e solo all’alba riuscirono ad avere la meglio sugli ultimi focolai. Alle famiglie venne consentito il rientro in casa e i primi riscontri stabilirono che non si era trattato di un incendio doloso ma di un evento generato, probabilmente, dal malfunzionamento di un frigorifero.

Le indagini iniziarono già alla vigilia di Natale, il negozio venne sequestrato. È ancora sotto sequestro, con tutto il suo contenuto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA