Maturità 2020, la classe dei 100 e lode è a Pompei: «Ma non siamo secchioni»

Maturità 2020, la classe dei 100 e lode è a Pompei: «Ma non siamo secchioni»
di Susy Malafronte
Giovedì 9 Luglio 2020, 11:00 - Ultimo agg. 14:58
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Si trova a Pompei ed è dedicato al matematico Ernesto Pascal il liceo italiano dei record: in una sola classe, la quinta A, 9 studenti si sono maturati con 100, e di questi ben quattro hanno meritato anche la lode. In nessun'altra scuola del Paese c'è stata una simile concentrazione di «cervelloni», secondo quanto emerso dai dati sugli esami appena conclusi che dai dirigenti scolastici regionali sono stati trasmessi al ministero dell'Istruzione: la media, in generale, è di due, al massimo tre exploit per classe. Dunque nessun dubbio che i ragazzi più volenterosi e preparati sono di Pompei e sono tutti alunni dello scientifico diretto dalla preside Filomena Zamboli, che si dice «orgogliosa» dei suoi ragazzi che «portano in alto il nome del nostro istituto e di tutta la città degli Scavi e del Santuario».
 

 

In realtà anche la media raggiunta dal resto della classe è stata altissima: 90,84 su 100. Insomma un gruppo di studenti appassionati e diligenti, che non si sono fatti condizionare neanche dalle limitazioni del lockdown e dalle distanze sociali da pandemia. «Ma non chiamateci secchioni», dicono con grande serietà: «Siamo adolescenti normali che vivono sentimenti, emozioni e momenti di sport, svago ed hobby unitamente allo studio con molta naturalezza e semplicità». «Forse - sorride qualcuno - abbiamo rinunciato a qualche serata con gli amici, ma non è stata una rinuncia pesante». E allora eccoli qui, i nove magnifici diciottenni che hanno afferrato il futuro saldamente nelle loro mani. Carolina D'Aquino, Riccardo Tonno, Chiara Cimmarrusti e Rosalaura Pinto sono quelli che si sono presi anche la soddisfazione della lode. Gli altri 5, che hanno ottenuto il «solo» 100 sono Antonio Carotenuto, Valerio Domenico Conte, Simona Perna, Mariavittoria Sicignano e Alessia Vangone. Tutti giovanissimi e con le idee chiare: andare all'Università, costruirsi una carriera. «Tutto normale, non c'è niente di strano a volersi impegnare per costruirsi il futuro», dice con naturalezza Rosalaura. Tutti sono già stati contattati - raccontano - da aziende internazionali nel campo della tecnologia e della medicina. Tutti hanno risposto «no grazie, restiamo in Italia»: «Voglio contribuire al miglioramento del mio Paese», dice categorica Chiara. «È bello sapere che in questa epoca, in cui tutto è fatto in funzione di se stessi, ci sono ancora ragazzi di sani principi. Hanno alle spalle grandi genitori e per grandi non intendiamo famosi, ma seri professionisti che hanno imparato a loro volta e sanno trasmettere il giusto senso della vita che sta anche nell'aiutare il prossimo», dice Vincenzo Cuomo, insegnante di filosofia che in tre anni ha avuto modo di conoscerli a fondo stimolando in loro creatività ma anche attenzione alla concretezza: nell'ambito del progetto scuola-lavoro gli studenti hanno maturato un'esperienza editoriale basata sulla simulazione dell'attività di una casa editrice, «Il Caporale», fondata dagli stessi allievi, che si è tradotta nella realizzazione di un libro intitolato «Policromia - Tutti i colori del sapere», che raccoglie i contributi di tutti. Ragazzi che sono davvero entrati nei cuori dei docenti, alcuni dei quali oggi si rammaricano perché dalla città di Pompei non è arrivato alcun cenno di stima e di soddisfazione. «Non è stato neanche tirato fuori dal cassetto - dice il prof di matematica Giuseppe Maresca - il premio 100 per l'Europa istituito dall'ex amministrazione D'Alessio, che consisteva in un viaggio premio al Parlamento Europeo di Bruxelles. Ragazzi così vanno premiati e invogliati».
 

Ma per i complimenti c'è sempre tempo, e per intanto c'è la grande gioia, per i quattro licenziati con lode, di essere inseriti nell'elenco delle eccellenze italiane tenuto dal Miur.
E non solo. Carolina D'Aquino - che vuole diventare medico - si è anche classificata al secondo posto del concorso nazionale «Microconferenze» attinente il «Public speaking» con il tema «Donne e Matematica», concorso a cui ha partecipato su spinta del professor Maresca. Riccardo Tonno, poi, è risultato nelle primissime posizioni alle selezioni per la borsa di studio presso l'Università Luiss Guido Carli di Roma. «Sogno - dice Riccardo - una carriera da diplomatico: Pompei e l'Italia devono contare nei rapporti internazionali». 

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