«Medici No vax, la Regione Campania da sei mesi non dà i nomi»

«Medici No vax, la Regione Campania da sei mesi non dà i nomi»
di Maria Chiara Aulisio
Giovedì 9 Settembre 2021, 06:46 - Ultimo agg. 10 Settembre, 09:06
5 Minuti di Lettura

Vaccini e No vax. In campo il presidente dell’Ordine dei medici della Campania, Bruno Zuccarelli, per lanciare un appello “accorato” a chi - non solo nel mondo sanitario - non ha ancora aderito alla campagna di immunizzazione.

Quanti cittadini mancano all’appello?
«Posso dirvi che il settanta per cento della popolazione è vaccinato. Ovviamente non basta: dobbiamo arrivare al cento se vogliamo tornare a condurre una vita normale».

Parliamo dei medici. Ad oggi quanti ne avete sospesi perché No vax?
«Solo tre.

Specialisti ambulatoriali che non hanno saputo giustificare la mancata vaccinazione anti Covid. In pratica non c’era alcuna ragione perché disertassero la fiala».

Chi ve li ha segnalati?
«Due la Asl Napoli 2 e uno l’azienda ospedaliera di Caserta».

Questo vuol dire che gli altri camici bianchi sono tutti vaccinati?
«È una domanda alla quale non sono in grado di rispondere». 

Perché?
«Faccio un passo indietro e mi spiego meglio: lo scorso aprile ho mandato, in qualità di presidente, l’elenco degli iscritti all’Ordine dei medici in Regione. Nomi e cognomi necessari per incrociarli con chi ha fatto il vaccino e chi no. Sono passati sei mesi e sono ancora in attesa di una risposta».

E i tre specialisti che invece avete sospeso? 
«La Asl Napoli 2 ha provveduto a fornirci i “suoi” nomi e noi abbiamo fatto la nostra parte. Devo aggiungere però che il dato mi sembra confortante: solo due No vax su circa duemila medici in servizio non è male. L’altro nominativo è arrivato invece dall’azienda di Caserta».

Quando sono scattati i provvedimenti?
«I primi due il 24 agosto e il terzo il 6 settembre. Tempo non se ne perde. Appena ricevo l’identità dei medici non vaccinati effettuo la presa d’atto. È la legge e va rispettata. Vi dirò di più: per essere immediati rispetto ai provvedimenti da prendere, il 24 agosto, periodo di ferie, ci siamo riuniti on line».

Video

Qual è la procedura da seguire? 
«Alla notifica delle generalità dei No vax avviamo il provvedimento disciplinare. Ovvero: si convoca il consiglio direttivo e, con una delibera, si mette in atto la sospensione che sarà poi notificata a tutti gli altri enti preposti.

Vale a dire niente più stipendio?
«L’Ordine sospende dall’esercizio della professione sanitaria in quanto tale. È chiaro che poi verranno adottati i provvedimenti e le misure del caso. Si tratta di una disposizione molto pesante. Il medico sospeso praticamente non può fare più nulla».

Insomma, davvero non è possibile sapere quanti sono attualmente i dottori No vax?
«No. Ripeto: siamo ancora in attesa di una comunicazione dalla Regione. Più di mandare l’elenco di tutti gli iscritti per attuare le necessarie verifiche, l’Ordine non può fare. In ogni caso - attenzione però: lo dico senza alcun supporto numerico ufficiale - non credo siano ancora tanti i colleghi senza vaccino».
D’altronde è veramente assurdo anche solo pensare che chi lavora in un ospedale, a contatto con i malati, possa decidere di rinunciare al vaccino. 
«Con la salute non si scherza e non esistono fazioni. La fiala anti Covid è l’unica vera alternativa che abbiamo. Devono capirlo tutti, anche quei medici che ancora non ne sono convinti: libertà non vuol dire anarchia, un concetto che, spero, diventi sempre più chiaro». 

Quali sono le ragioni per le quali alcuni medici, speriamo pochi come lei ritiene, dicono no all’immunizzazione?
«Ne fanno quasi sempre una questione ideologica senza rendersi conto che non è più il momento di discutere. Ora bisogna vaccinarsi, e subito. Lo dico a chi fa parte del mondo della Sanità, ma anche a tutti i napoletani, giovani o anziani che siano».

Quale autunno abbiamo alle porte?
«Dipenderà dal nostro senso di responsabilità. C’è ancora tanto scetticismo e superficialità tra la gente. Si sta abbassando la guardia in un momento in cui sarebbe invece necessario tenerla alta. Ci aspetta un periodo a rischio tra la ripresa delle attività, il ritorno a scuola e la terza dose in arrivo». 

Scetticismo, diceva.
«Tanto. Continuiamo a registrarlo nelle telefonate che riceviamo al numero Verde Covid (800954427) attivo dalle 9 alle 14, dal lunedì al venerdì per offrire consulenze gratuite a chi ha dei dubbi. 20mila chiamate in sei mesi. Ce l’abbiamo messa tutta per sgomberare il campo da false notizie e inutili paure. In moltissimi casi ce l’abbiamo fatta, in altri no, ma andiamo avanti con tenacia e determinazione senza mollare mai».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA