Camici bianchi nel mirino. Il Consiglio aziendale Fimmg Asl Napoli 2 Nord esprime «solidarietà» al medico che qualche giorno fa è stato aggredito a Melito, in provincia di Napoli, per avere negato, a fronte di una richiesta impropria, una certificazione telematica di malattia. Attraverso un comunicato, la Federazione italiana medici di medicina generale chiede al legislatore «di rivalutare la proposta di legge, per ora bocciata, che normi ogni medico come pubblico ufficiale e di legiferare l'autocertificazione di stato di malattia, così come è in tutta Europa».
«Subiamo quotidianamente nei nostri studi di medicina di famiglia - ricordano i medici - conflitti con i nostri assistiti a causa di richieste inappropriate, generate dalla mancata educazione sanitaria sul territorio. È difficile lavorare serenamente quando gli stessi dirigenti e funzionari aziendali, o colleghi ospedalieri e specialisti convenzionati, alla mancanza della dovuta risposta ai cittadini, innescano questi ultimi a rivolgersi dal proprio medico, che, quindi, si ritrova tra due fuochi: essere ligi all'appropriatezza chiesta dalla stessa Asl Napoli 2 Nord e cercare di risolvere il problema, a volte anche sociale, al paziente in ambulatorio».