Una mega aula all'aperto, ecco il riscatto di Scampia

Una mega aula all'aperto, ecco il riscatto di Scampia
di Giuliana Covella
Giovedì 23 Maggio 2019, 07:30
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Quattrocento bambini delle scuole di Scampìa, Chiaiano, Bagnoli e centro storico in piazza Giovanni Paolo II per la decima edizione del «Mito del Mammut». Il gioco teatrale inventato dal centro di ricerca e operatività pedagogica ha trasformato ancora una volta in una mega aula all'aperto una delle piazze simbolo di Scampìa. Non solo per presentare i risultati di una pedagogia e di una didattica innovativa, ma anche per dire no al degrado che coinvolge la piazza nonostante la riqualificazione degli ultimi anni. «L'iniziativa è nata con due obiettivi: cercare di riprendersi gli spazi abbandonati come questo, che quando siamo arrivati nel 2007 era tutto sangue e siringhe; rimettere i bambini nelle strade e non toglierli e con loro recuperare sia la scuola sia quegli stessi spazi. Poiché la nostra è una ricerca pedagogica basata sulla vita e sulla libertà del bambino», dice Giovanni Zoppoli, tra gli organizzatori. «Non si tratta di un evento - sottolinea ancora - perché, pur coinvolgendo così tante persone in un'organizzazione capace di riempire con colori e scenografie il vuoto di una piazza gigante, «Il Mito del Mammut» rimane rito teatrale collettivo, momento di condivisione delle scoperte e della crescita fatta durante un lungo anno di lavoro in classe». Resta tuttavia la delusione per una piazza ancora poco curata, nonostante il lavoro quotidiano delle associazioni: «Ieri mancavano panchine per far sedere i ragazzi e fontane per farli bere - rimarca Zoppoli - e abbiamo anche trovato qualche siringa sporca di sangue».
 
Tema di quest'anno: padre/autorità/gioco, attorno a cui le scuole che hanno partecipato alla giornata finale hanno lavorato da settembre, nell'esperienza di scrittura collettiva che porterà a giugno alla redazione del sesto numero de «Il Barrito dei Piccoli». In piazza ieri i bambini hanno trovato il labirinto, Dedalo e Icaro, il Minotauro e gli altri personaggi del Mito raccontato durante l'anno. Per superare le prove i piccoli partecipanti hanno dovuto cimentarsi nella costruzione di una vera macchina volante. Ma cos'è «Il Mito del Mammut»? A spiegarlo è Giovanni Zoppoli: «è il momento finale di un percorso di ricerca-azione che parte dall'inizio dell'anno scolastico con le associazioni, in continuità con quella che nel 2007 portò alla nascita del Centro Territoriale Mammut di Scampìa e del suo centro di ricerca e formazione pedagogica. Fino a dodici anni fa piazza Giovanni Paolo II era una piazza piena di siringhe e di tossicodipendenti. La trasformazione c'è stata, ma persiste la mancanza di un intervento di riqualificazione architettonica (apertura dell'adiacente cancello della Villa comunale, realizzazione di panchine, arredo urbano e attrezzature sportive per il tempo libero, aree ombreggiate)». La mattinata è partita da uno studio sul labirinto e dalla fusione tra le tecniche della caccia al tesoro e del gioco dell'oca. E a fornire il canovaccio per il tema di quest'anno è stato il mito greco di Dedalo e Icaro, raccontato durante l'anno all'interno delle classi partecipanti, fonte di una modalità nuova di fare matematica, italiano, storia, geografia e didattica in genere.

Oltre le postazioni di disegno e fumetto istantaneo della Scuola Italiana di Comix e di libri e lettura della Libreria Lanovecento di Pozzuoli, all'evento hanno partecipato le scuole coinvolte nel percorso annuale: gli istituti comprensivi J.F. Kennedy e Virgilio 4 di Scampìa, Giovanni XXIII di Chiaiano, Madonna Assunta di Bagnoli e il V circolo Eugenio Montale di Scampìa. Alla realizzazione del percorso e della giornata finale hanno collaborato: l'Isis Melissa Bassi di Chiaiano, l'Istituto alberghiero Vittorio Veneto di Scampìa, la scuola paritaria Dalla parte dei Bambini di corso Vittorio Emanuele, il Centro Spac di Modena, l'Accademia di Belle Arti di Napoli. Hanno inoltre contribuito alla ricerca gli adolescenti coinvolti all'interno di Pat't, progetto innovativo e sperimentale del Comune di Napoli, promosso dall'assessore alle politiche sociali Roberta Gaeta, intervenuta all'evento di ieri e dal servizio politiche per l'infanzia e l'adolescenza e realizzato nell'ambito dell'VIII Municipalità.
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