Melito, choc a scuola: bambina di 11 anni picchiata da una compagna nel giorno della legalità. La difesa: «Ho sbagliato persona»

Melito, choc a scuola: bambina di 11 anni picchiata da una compagna nel giorno della legalità. La difesa: «Ho sbagliato persona»
di Giovanni Mauriello
Mercoledì 23 Marzo 2022, 10:34 - Ultimo agg. 10:42
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Schiaffi e pugni nei bagni della scuola. Una violenza inaudita subita da una bambina di 11 anni da parte di una coetanea, che secondo il racconto della vittima subito si sarebbe scusata dicendo di «aver sbagliato persona», mentre nell'istituto si celebrava la giornata della legalità, alla presenza di esponenti delle forze dell'ordine. La scuola media al centro del gravissimo episodio è la Marino Guarano di Melito. È successo cinque giorni fa, ma la notizia si è diffusa dopo che il padre della ragazzina ha reso pubblico l'episodio. La dirigente Marina Riccio in una lettera ai genitori chiede alla comunità scolastica di interrogarsi di fronte a simili atti. Intanto è stato convocato ad horas il consiglio d'istituto per discutere di bullismo. Sotto choc e con la tempia tumefatta dal violento colpo, l'alunna aveva subito avvertito i genitori, rifugiandosi negli stessi bagni e poi in classe, dove ha ricevuto le prime cure da parte dell'insegnante. Accompagnata in presidenza, la ragazzina è stata poi raggiunta dalla madre, prima di essere trasportata al pronto soccorso del Moscati di Aversa. Nel referto dei sanitari la constatazione dei traumi subiti al volto.

Sconosciuta finora l'autrice dell'aggressione, nonostante le veloci ricerche nelle classi da parte della preside e dei collaboratori scolastici, descritta dalla vittima solo attraverso il colore di una felpa con un vistoso disegno stampato sul retro. L'assalitrice avrebbe sorpreso di spalle la coetanea, intenta a lavarsi le mani, uscendo dal box del wc. Al momento del gravissimo episodio, secondo le testimonianze rese dalla vittima, i corridoi ubicati al primo piano prospicienti i servizi igienici non sarebbero stati presidiati dal personale. Dopo alcuni giorni di riposo le condizioni della piccola studentessa sono migliorate e per lei, ieri, sono riprese le lezioni, ma in una nuova scuola e in un'altra città. D'accordo con la famiglia ha abbandonato la scolaresca di Melito, lasciandosi alle spalle un triste ricordo e l'amarezza per l'inaudita aggressione. A carico della scuola il legale della famiglia ha presentato una dettagliata denuncia alla Procura della Repubblica, mentre non è esclusa una ispezione ministeriale, per accertare i fatti.

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«Il grave episodio - racconta il papà della giovane alunna aggredita - è avvenuto in un luogo dove i nostri figli dovrebbero stare al sicuro. Non porto rancore verso colei che ha colpito la mia bambina, ma la scuola avrebbe dovuto fare di più. Mi rifiuto di credere che dei giovanissimi, in fondo ancora bambini, possano arrivare a tanto, essere violenti contro i loro coetanei. Mi sarei rassegnato se l'aggressione fosse avvenuta per strada, ma a scuola non è ammissibile che ciò accada. Una minima sorveglianza, forse, avrebbe potuto evitare una simile violenza». Il sindaco ha espresso solidarietà alla famiglia: «È un episodio grave ha detto Luciano Mottola - reso ancora peggiore dal fatto che è avvenuto in una scuola.

Spero che venga chiarito quanto prima». Vicinanza ai genitori della studentessa aggredita da parte di tanti cittadini: «Mia figlia - aggiunge il padre - è stata immediatamente accolta da un altro istituto».

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