Meta di Sorrento, mare color marrone: da oggi scattano i divieti

Meta di Sorrento, mare color marrone: da oggi scattano i divieti
di Massimiliano D'Esposito
Martedì 23 Agosto 2022, 09:00
3 Minuti di Lettura

Il sindaco di Meta, Giuseppe Tito, firmerà questa mattina l'ordinanza che impone il divieto di balneazione in una parte del litorale del proprio Comune. Provvedimento che arriva in conseguenza delle nuove analisi effettuate dall'Arpac giovedì scorso che evidenziano il superamento dei parametri di legge per la presenza di batteri fecali in prossimità dello scarico del troppo pieno fognario in zona Purgatorio.

Anche Meta, la località della penisola sorrentina che vanta gli arenili più vasti del comprensorio, subisce le conseguenze dei temporali che l'altra settimana hanno colpito la Costiera.

Ma se a Sorrento e Sant'Agnello era stato disposto il divieto per Marina Grande e Punta San Francesco, divieto revocato solo sabato scorso, a Meta così come a Vico Equense nel tratto tra Santa Maria del Toro e la spiaggia di Seiano l'Arpac ha solo «sconsigliato» i tuffi. Ciò in quanto i prelievi sono stati effettuati non nelle zone frequentate dai bagnanti, dove avviene il campionamento mensile di routine, ma in «punti studio» dove si registrava la presenza di inquinanti.

A Meta il monitoraggio extra è stato disposto in prossimità dell'area dove scarica l'overflow della condotta fognaria. I test di laboratorio hanno evidenziato una forte concentrazione di batteri fecali, poi confermata dalle nuove analisi eseguite nel punto studio e poi 50 metri a sinistra ed a destra (solo quest'ultimo è risultato conforme). Fatto sta che l'Arpac ha confermato la valutazione e questa mattina Tito firmerà l'ordinanza. «Il provvedimento rispecchierà i dati del report - spiega il sindaco di Meta - vietando la balneazione nel punto studio indicato dall'Arpac e alla sua sinistra, sconsigliandola nel tratto a destra dove i valori sono nella norma. Nonostante non sia obbligato ad adottare le restrizioni, intendo farlo per tutelare la salute dei bagnanti».

Video

A preoccupare è la presenza in mare di colibatteri dannosi per l'organismo umano. Anche se la colorazione marrone assunta da una decina di giorni dal mare di Meta potrebbe avere, almeno in parte, altre origini. Lo spiega il fotoreporter Luigi De Pasquale, da anni impegnato nel monitoraggio dei canyon che caratterizzano la Costiera. «L'alveo del rivolo che scorre nel vallone Lavinola era ostruito da una sorta di tappo che la bomba d'acqua della scorsa settimana ha fatto saltare - è la ricostruzione di De Pasquale -. A questo punto il terreno depositato si è riversato verso il mare. Anche se, è bene ribadirlo, il troppo pieno del Purgatorio ha comunque scaricato liquami durante i temporali dell'altra settimana».

Una vicenda sulla quale chiede che venga fatta chiarezza il presidente del Wwf Terre del Tirreno, Claudio d'Esposito, che ieri ha depositato alla Procura di Torre Annunziata un esposto corredato da un corposo dossier fotografico. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA