Metro, la settimana nera a Napoli: quarto guasto in 4 giorni

Un sabato pomeriggio da dimenticare stop dei treni a Dante, turisti lasciati a piedi

La fila in uscita dalla metropolitana
La fila in uscita dalla metropolitana
di Paolo Barbuto
Sabato 18 Marzo 2023, 23:47 - Ultimo agg. 19 Marzo, 17:19
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Il treno della Linea 1 s’è fermato alla stazione di piazza Dante e non è più andato avanti. La voce dall’altoparlante ha avvisato i passeggeri che quel treno non avrebbe raggiunto, come previsto, la stazione Garibaldi. I passeggeri, tantissimi alle cinque del pomeriggio, sono scesi in massa e si sono riversati sulle scale per raggiungere la strada e cercare percorsi alternativi.

C’erano anche tanti turisti. Non hanno capito quel che accadeva, sono fuggiti dalla Metro assieme alla gente che correva verso l’alto, pensavano che ci fosse un allarme in corso, sono rimasti spaesati e senza informazioni. Solo in seguito hanno compreso che non c’era nessun allarme, che si trattava solo di un abituale disagio al quale i napoletani sono talmente abituati da non protestare più.

Ieri, al centro di un sabato pomeriggio pieno di sole e di folla per le strade, s’è bloccato uno scambio, ecco perché la Metro è stata costretta a due ore di corse limitate fra Piscinola e Dante. 
S’è bloccato un deviatore nella tratta Garibaldi-Brin, un percorso che i passeggeri non conoscono ma è determinante per il corretto funzionamento della metro.

Si tratta dei binari che proseguono oltre la stazione finale (attualmente) della metropolitana e che portano i treni in un luogo dove è possibile invertire il senso di marcia. Senza quello scambio non c’è possibilità alternativa, bisogna fermare tutti i convogli all’altezza di piazza Dante e farli tornare indietro.

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Un incidente di percorso può capitare a qualunque sistema di trasporto, ovviamente. Quando, però, i blocchi e le interruzioni sono quotidiane, allora bisogna porsi qualche domanda e chiedersi, magari, se l’infrastruttura che accoglie i vagoni è ancora pienamente affidabile o se ha bisogno di interventi drastici di manutenzione oltre a quella ordinaria che viene eseguita ciclicamente.

Solo nell’ultima settimana sono stati registrati quattro eventi che hanno causato fermi, temporanei al servizio. Mercoledì il primo segnale inquietante: la metropolitana è rimasta totalmente bloccata nel tardo pomeriggio, ma solo per un quarto d’ora, dalle sette alle sette e un quarto. Decisamente più complessa la situazione il giorno seguente: venerdì mattina, all’apertura delle stazioni, i treni sono rimasti in deposito. Blocco totale della circolazione dalle 6,30 per un’ora: difficoltà per chi sperava di utilizzare la metro per andare a scuola o al lavoro. Venerdì una situazione analoga a quella di ieri con limitazione della circolazione alla stazione di piazza Dante per due ore e mezza a partire dalle 13,30: anche in questo caso disagi gravissimi soprattutto per gli studenti che, a quell’ora, cercano i treni per rientrare a casa dalla scuola.
Infine c’è stato lo stop di ieri che ha generato due ore di circolazione limitata fra Piscinola e Dante al centro del pomeriggio.

Alla rabbia dei cittadini che sono stati lasciati a piedi, s’è aggiunta una nota ufficiale del sindacato Usb, a firma di Adolfo Vallini dell’esecutivo provinciale lavoro privato: «Sono giorni che sulla Linea 1 si registrano limitazioni e sospensioni del servizio. Le cause sono in parte imputabili alla mancanza di treni efficienti ed in parte alla necessità di ammodernamento della linea e dell’armamento ferroviario. Servono risorse, e tante, per attuare importanti miglioramenti della tratta e della sicurezza. In assenza, rischieremmo di essere costretti ad utilizzare decine di treni nuovi su una infrastruttura vecchia di oltre 30 anni, con immaginabili ricadute in termini di qualità e puntualità del servizio». 

Il secondo dei 20 nuovi treni acquistati dalla spagnola Caf ha superato, dieci giorni fa, l’ultimo test di sicurezza e adesso dovrà affrontare il pre esercizio che consta in 5000 chilometri da percorrere a vuoto. L’Anm conta di poter mettere in servizio questo nuovo convoglio entro il week end di Pasqua. Subito dopo partiranno le verifiche sugli altri treni che, secondo gli auspici, potrebbero essere eseguite da più commissioni per poter entrare contemporaneamente in servizio al termine dei test.
Sul fronte dell’infrastruttura, sono partite le procedure per il rinnovamento delle tratte più «antiche»; risale all’inizio di marzo l’avvio della procedura per «Progettazione, fornitura, posa in opera, collaudo e messa in servizio per il rinnovo e la valorizzazione dell’armamento della tratta Montedonzelli-Piscinola».
 

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