Migranti, focolaio Covid sulla Ocean Viking:
sbarco a Salerno dopo l’alt di De Luca

Migranti, focolaio Covid sulla Ocean Viking: sbarco a Salerno dopo l’alt di De Luca
di Gigi Di Fiore
Lunedì 1 Agosto 2022, 23:57 - Ultimo agg. 2 Agosto, 08:16
4 Minuti di Lettura

Una nave, la «Ocean Viking», con 387 migranti raccolti in 5 diverse operazioni di recupero, viene indirizzata due giorni fa dal ministero dell’Interno nel «porto sicuro» di Salerno. Esplodono già alla vigilia le polemiche del centrodestra e il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, mette le mani avanti preoccupato della recrudescenza dei contagi da Covid. Privo di competenza su un intervento diretto, De Luca chiede alla Prefettura di lasciare in «quarantena precauzionale» i migranti, per evitare contagi da Covid. Ma la richiesta cade nel vuoto e le operazioni di sbarco procedono secondo i programmi, con verifiche sanitarie sul molo a sbarco avvenuto. Ai controlli, 50 dei 387 migranti risultano contagiati dal Covid. Ed è polemica.


Alle prime notizie sui contagi, De Luca insiste: «È stata accertata dai primi sbarchi di migranti, la presenza di un numero elevato di soggetti positivi al Covid. Si ritiene indispensabile a questo punto, con la sola eccezione dei minori non accompagnati, il blocco degli sbarchi e lo stato di quarantena a bordo per tutti gli occupanti della nave in attesa della verifica puntuale della situazione sanitaria da parte delle competenti autorità della sanità marittima». E ancora, mostrando tutta la sua preoccupazione: «Appare evidente l’esistenza di un focolaio Covid ed è doveroso impedirne l’estensione». A sostenere De Luca, scende in campo il Comune di Salerno, con il sindaco Vincenzo Napoli.

In una nota ufficiale, il Comune sostiene la richiesta della Regione chiedendo a sua volta di «stabilire una quarantena precauzionale per i migranti a bordo, eccezion fatta per i minori, essendo stati già accertati diversi casi di Covid».

Video


Richieste senza effetto. Chi decide è il ministero dell’Interno attraverso la Prefettura, coordinando con la Protezione civile le operazioni di sbarco sul molo di Salerno. La richiesta di De Luca non viene tenuta in alcun conto. Gli sbarchi vengono ultimati e dai controlli sanitari si accertano 50 casi di migranti positivi al Covid. Si tratta di 36 uomini maggiorenni, 11 minori e tre donne. E spiega il prefetto Francesco Russo, in risposta al presidente De Luca: «Sulle preoccupazioni relative ai positivi posso assicurare che c’è stata dal primo momento la massima attenzione e che sono stati isolati». Aggiungendo: «È stato fatto un lavoro di screening sanitario che prevedeva come prima attività il tampone per il Covid e i soggetti risultati positivi sono stati immediatamente isolati rispetto agli altri e saranno messi in un centro dove sarà mantenuto questo isolamento. Tutti, sia che restino nella nostra provincia o vadano in altre province, saranno monitorati seguendo le procedure per impedire che ci possa essere la diffusione del Covid». 

Tra i primi a replicare al presidente De Luca c’è il presidente della Sos Mediterranee, Alessandro Porro. In polemica, al termine degli sbarchi, commenta: «Abbiamo condotto le operazioni di sbarco attenendoci come sempre alle disposizioni delle autorità competenti e senza essere influenzati da dichiarazioni che sembrano per lo più creare allarmismo». Tra i 387 migranti sbarcati a Salerno, ci sono 209 uomini e 29 donne tra cui una incinta, ma anche 152 ragazzi e ragazze con nove bambini sotto i 5 anni. C’è anche un bambino che non ha ancora compiuto un anno.
Lo sbarco sul molo «3 gennaio» nel porto di Salerno è iniziato alle dieci del mattino. Sul molo, a vigilare le operazioni c’erano il prefetto di Salerno, Francesco Russo, e il questore Giancarlo Conticchio, insieme con esponenti dell’amministrazione comunale e volontari della Protezione civile. Naturalmente, i 387 migranti sono stati smistati in diversi centro di accoglienza primaria, anche fuori dalla Campania. I 50 positivi al Covid saranno smistati in isolamento in un centro di accoglienza diverso dagli altri. Ma la scoperta, anche se nel rispetto delle procedure previste, dei 50 positivi al Covid ha aumentato la polemica del centrodestra, che parla di «decisione scellerata». Poi però è arrivata la versione del prefetto: «Quando il presidente della Regione ha fatto la sua richiesta erano già scesi dalla nave tutti i maggiorenni». E ancora: «Per ragioni organizzative abbiamo fatto scendere prima i maggiorenni per avviarli più rapidamente. Per venire ancora più incontro a quelle che erano le legittime preoccupazioni espresse dal governatore abbiamo circoscritto ancora di più la zona. Dal primo momento i positivi sono stati completamente isolati dagli altri, individuando mezzi appositi per il loro trasporto».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA