Minaccia la ex con la katana per avere i soldi del reddito di cittadinanza

Minaccia la ex con la katana per avere i soldi del reddito di cittadinanza
di Pino Neri
Domenica 12 Settembre 2021, 23:14 - Ultimo agg. 14 Settembre, 09:17
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Le vie della violenza di genere sembrano infinite. Ora si sta facendo avanti l’utilizzo addirittura delle spade pur di terrorizzare le donne. È successo in varie zone d’Italia negli ultimi due anni ed è successo venerdì sera anche a Pomigliano d’Arco, entroterra a est di Napoli, territorio popoloso e complesso. Qui un pregiudicato per traffico di droga, R.P., 39 anni, ha evaso il regime di custodia cautelare agli arresti domiciliari uscendo di casa armato di una katana, la lunga e letale spada ricurva giapponese. Impugnando la grossa arma da taglio l’uomo ha seminato il terrore nella cittadina vesuviana, che la sera attira nei suoi numerosi luoghi di ritrovo giovani che arrivano da tutta la provincia. E nel bel mezzo della movida del venerdì, il pregiudicato è entrato in un bar e ha minacciato la ex compagna. Voleva da lei del danaro. 

La donna percepisce il reddito di cittadinanza: lui lo sapeva e allora l’ha minacciata per avere i soldi. Brandendo la stessa katana ha anche minacciato la sorella della ex, pure lei presente nell’esercizio pubblico gremito di gente, un bar in via Abate Felice Toscano, centro vecchio della cittadina. La scena incredibile si è consumata sotto centinaia di occhi atterriti, poco dopo le sette della sera. Ma alla fine il “samurai” è giunto a più miti consigli ed è andato via. A quanto trapela, si è calmato perché la donna, sconvolta, ha ceduto alle sue richieste e gli ha consegnato dei soldi. 

Ma l’indomani mattina R.P. è tornato alla carica. Ha di nuovo evaso i domiciliari per andare sotto la casa della ex. A quel punto sono intervenuti i carabinieri, allertati dalla stessa vittima. I militari, attraverso una sapiente opera di mediazione, sono riusciti a bloccare e ad arrestare il pregiudicato. Il quale in precedenza era già stato denunciato per aver usato più volte violenza nei riguardi della ex, una quarantenne con la quale aveva convissuto per un certo periodo. È stato rinchiuso nel carcere di Poggioreale.

Nel frattempo i carabinieri della stazione di Pomigliano sono riusciti a reperire il filmato registrato dalle telecamere di videosorveglianza del bar in cui è avvenuta la minaccia “all’arma bianca”. Secondo quanto finora trapelato la registrazione video conferma il fatto che R.P. si sia recato nel negozio impugnando una katana, fatta poi sparire. La brutta circostanza è stata peraltro denunciata dalla stessa donna minacciata.

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Una storia drammatica. La vittima dell’ennesima violenza di genere ha raccontato agli investigatori di subire da molto tempo intimidazioni e anche percosse da quello che si è rivelato un vero e proprio aguzzino. L’uomo avrebbe problemi di tossicodipendenza, motivo determinante della separazione tra i due. Separazione che però non ha fermato le violenze, giunte fino alla persecuzione quotidiana. Alcuni mesi fa, quando R.P. è stato messo agli arresti domiciliari per spaccio di droga, la donna ha sperato di essersi liberata dall’incubo. Un’illusione. Il pregiudicato ha più volte violato la misura restrittiva allo scopo di continuare a perseguitare la ex. I carabinieri stanno anche indagando per capire in che modo si sia procurato la katana, terribile arma che si può reperire facilmente su internet. Quello di minacciare le donne con metodi del genere sembra sia diventato quasi abituale. Negli ultimi due anni episodi come quello di Pomigliano si sono registrati a Lomello, nel nord, e a Caltanissetta.

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