Rapinarolex in trasferta da Napoli a Roma, nella banda il giovane che sparò sulla caserma dopo la morte di Ugo

Rapinarolex in trasferta da Napoli a Roma, nella banda il giovane che sparò sulla caserma dopo la morte di Ugo
Lunedì 16 Marzo 2020, 14:39
3 Minuti di Lettura

Dai quartieri spagnoli di Napoli alle vie della Capitale a caccia di Rolex. Tre giovani rapinatori napoletani specializzati nelle rapine di orologi di pregio sono stati arrestati a Roma grazie al lavoro coordinato delle squadre mobili delle due città. I tre nel corso del 2019 avevano messo a segno cinque colpi anche a Roma nelle vie dei quartieri Prati, Trionfale e Salario-Parioli raccogliendo un bottino del valore di oltre 100mila euro. Le modalità erano sempre le stesse. Arrivano da Napoli in treno o con un auto a noleggio per poi muoversi per le vie di Roma in scooter e applicare quella che in gergo criminale si chiama la «tecnica dello specchietto»: il rapinatore seduto dietro allo scooter danneggiava pretestuosamente lo specchietto di una delle auto ferme al semaforo, mentre l'altro, non appena la vittima tirava fuori il braccio dal finestrino per risistemarlo, strappava via con violenza il prezioso orologio, per poi darsi alla fuga. L'indagine della sezione «reati contro il patrimonio» della polizia di Stato, coordinata dalla Procura di Roma, è riuscita a ricostruire l'intera dinamica delle cinque rapine portando all'identificazione e arresto di Vincenzo Sammarco. di 21 anni, A. S. di 26 anni e S.G. 36enne.

LEGGI ANCHE Napoli, stesa contro caserma dopo l'uccisione del minorenne, i ragazzi fermati confessano

La storia dei tre rapinatori non è isolata. Le numerose attività di contrasto condotte dalla Squadra mobile, nel corso degli ultimi quattro anni, hanno consentito di individuare diverse bande organizzate di rapinatori «pendolari» provenienti tutti dal rione Sanità e dai Quartieri spagnoli di Napoli, che si recano a Roma prevalentemente con auto noleggiate o con il treno, per poi muoversi nella Capitale con gli scooter, intestati a prestanome, parcheggiati nelle varie zone da colpire. A partire dal 2016, infatti, sono state ricostruite oltre quaranta rapine e arrestate complessivamente venticinque persone. Gli arresti hanno permesso di disarticolare ben otto distinte bande di pregiudicati napoletani specializzati nella consumazione di rapine aggravate di orologi preziosi, per un bottino dal valore complessivo di circa 600mila euro tra «Rolex», «Patek Philippe», «Audemars Piguet» e «Cartier». Nel corso del tempo è stata redatta anche una mappatura delle rapine consumate da parte dei malviventi che, a loro volta, si spartiscono il territorio romano da «saccheggiare» a seconda del quartiere di provenienza di Napoli: le zone Eur, Torrino ed Aventino sono «battute» da soggetti provenienti dal Rione Sanità, mentre l'area Salario, Parioli, Flaminio e Prati è appannaggio dei residenti dei Quartieri spagnoli. 

LEGGI ANCHE Minore ucciso a Napoli e raid contro la caserma, i due arrestati incastrati dai tatuaggi

Dei tre arrestati di questi giorni solo A.S. è ancora a piede libero e ricercato dalle forze dell'ordine. Mentre il 21enne Vincenzo Sammarco è detenuto nella casa circondariale di Napoli Secondigliano dal 9 marzo, quando i carabinieri napoletani lo hanno arrestato per aver esploso pochi giorni prima colpi d'arma da fuoco contro la sede del Comando provinciale partenopeo dei carabinieri, come ritorsione per l'uccisione del quindicenne Ugo Russo ad opera di un appartenente all'Arma. Mentre S.G è a Regina Coeli dopo essere stato arrestato lo scorso 26 maggio a Roma, quando gli agenti riuscirono a fermarlo dopo un rocambolesco inseguimento da Prati, dove aveva appena rubato un rolex d'oro, alla Magliana da dove stava cercando di darsi alla fuga. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA